domenica, 19 Maggio 2024

Autotutela scrive ai Ministri Lunardi e Castelli

L’oggetto la politica commerciale Alitalia e l’azione legale collettiva

Riceviamo e pubblichiamo le lettere inviate dall’Associazione Aututela al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, e al Ministro della Giustizia, Roberto Castelli, sulla spinosa vicenda Alitalia
“la recente politica commerciale avviata da Alitalia con il piano di riorganizzazione industriale annulla di fatto il compenso provvigionale pattuito con le agenzie di viaggio autorizzate alla vendita di servizi di biglietteria, portando la provvigione dal 6% – sei per cento – come sottoscritto nel contratto siglato con le agenzie di viaggio nel 1998, al 1% – uno per cento – a fare data dal 1° febbraio p.v..
Aldilà dei fattori puramente civilistici che impediscono la revisione dei termini contrattuali senza revoca e riattivazione del contratto medesimo, fattori perfettamente ignorati da Alitalia, le nuove misure porteranno consistenti disagi economici ad una categoria di piccoli imprenditori, circa 10.000 imprese in Italia, con pesantissime ricadute occupazionali calcolate tra 9.000 e 12.000 posti di lavoro in meno nel complesso della distribuzione turistica entro pochissimi mesi.
Questa Associazione rappresenta oltre 1.800 agenti di viaggio nel territorio nazionale e intende salvaguardare sia il diritto d’impresa, sia le valenze occupazionali del settore stesso.
Le chiediamo pertanto un deciso intervento presso i vertici del vettore Alitalia per il ripristino della legalità contrattuale con il mantenimento dei valori economici previsti dal contratto del 1998 tuttora in essere e mai revocato, unitamente alla salvaguardia di migliaia di posti di lavoro in tutta Italia”.
Al Ministro Castelli il presidente Fulvio Avataneo chiede invece una vera e propria consulenza per determinare il tipo di protesta più idoneo.
“I nostri legali ci informano, però, della procedura civile italiana che non prevede forme collettive di istanza bensì singole azioni civili, fatto che obbligherebbe centinaia di micro imprenditori a farsi carico di pesanti oneri economici, con in aggravante il possibile ricatto di revoca della concessione di biglietteria da parte di Alitalia.
Con questa istanza Le richiediamo di fornirci a stretto giro di posta le indicazioni utili a poter perseguire i diritti dei nostri Associati secondo la procedura giuridica possibile, ovvero desideriamo conoscere quale procedura attivare per promuovere quella che nell’ordinamento anglosassone viene definita una “class action” nei confronti di Alitalia”.

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