giovedì, 25 Aprile 2024

Bali, superata la paura attentati

I turisti sono tornati in massa, anche se prevalgono ancora gli asiatici

Due anni dopo i sanguinosi attentati che avevano fatto 202 morti in un bar e in
una discoteca, i turisti hanno ritrovato fiducia e sicurezza a Bali, la destinazione più apprezzata dell’arcipelago indonesiano. ”Il numero dei visitatori è tornato normale con un numero minore di occidentali e più asiatici”, secondo il presidente del Comitato del turismo di Bali, Putu Angus Antara. La sera del 12 ottobre 2002, degli ordigni, di cui almeno uno
portato da un kamikaze, avevano devastato un bar-ristorante e una discoteca di Kuta frequentata da stranieri e uccidendo soprattutto 88 australiani. Gli attentati, avevano fermato il flusso turistico costante, vitale per la cosiddetta ”isola degli dei”. L’attacco aveva scioccato il mondo dando un colpo terribile all’Indonesia e portato il sudest asiatico a mobilitarsi più
attivamente contro la minaccia della Jemaah Islamiya (JI), il gruppo islamico attivo a livello regionale. L’Australia ha recentemente sconsigliato i suoi cittadini a recarsi in Indonesia, dopo un attacco suicida perpetrato il 9
settembre contro la sua ambasciata a Giakarta. L’avvertimento è rimasto ignorato da centinaia di giovani che prendono d’assalto gli alberghi e si riuniscono in luoghi come il ”Paddy’s bar” ricostruito dopo essere stato distrutto in un attentato.

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