venerdì, 3 Maggio 2024

Britannici sempre più viaggiatori

Il primato resta però ai tedeschi, che nel 2015 faranno 139 milioni di viaggi

Dal Brennero a Capo Passero, l’Italia è sempre più nel cuore dei turisti britannici, anche se è ai tedeschi che spetta il primato di visite nel Bel paese: dalla Germania arrivano in Italia ogni anno circa 14 milioni di persone. Sono destinati ad aumentare: secondo uno studio internazionale della società di ricerche Mintel, la Germania manterrà nei prossimi anni il record mondiale di turismo all’estero: nel 2015 saranno 139 milioni i viaggi che i tedeschi faranno oltre i loro confini nazionali. Quasi il doppio rispetto al livello attuale di 70 milioni. Con il suo variato paesaggio naturale, l’Italia – sostiene la Mintel – continuerà a essere tra le mete preferite. Tuttora si colloca tra i sette paesi più gettonati. Per i tedeschi è al secondo posto dopo la Francia, per i britannici – incoraggiati anche dall’arrivo di linee aeree a basso costo come la RyanAir – al sesto, per i francesi al terzo. Ma se i tedeschi sono il popolo che si muove di più, per l’industria turistica il cittadino statunitense continua a essere una priorità. A livello mondiale gli americani sono al secondo posto in fatto di turismo verso l’estero (con 58 milioni di viaggi), ma al primo nella classifica di chi spende di più. Nel 2001 hanno investito in viaggi 60 miliardi di dollari, circa l’11% del totale globale. Per quanto riguarda gli italiani, sono circa 20 milioni l’anno i viaggi turistici verso l’estero. I dieci paesi preferiti sono la Francia (5.428.000 nei primi dieci mesi del 2002), la Svizzera (2.109.000), la Germania (2.022.000), la Spagna, l’Austria, la Croazia, gli Stati Uniti, la Grecia, il Regno Unito e la Romania. La Mintel, il cui studio si basa su dati dell’Ufficio italiano cambi e dell’Istat, rileva che il turista italiano è prevalentemente giovane (il 41% dei viaggiatori ha tra i 24 e i 44 anni), abita nel nord del paese (61% del turismo) e si sposta soprattutto ad agosto (17%). Su scala globale il futuro del turismo, innegabilmente colpito dall’11 settembre, dalla crisi economica, dagli attacchi terroristici a Bali e dall’epidemia di Sars, ”è roseo”, sottolinea Richard Cope, analista della Mintel che ha coordinato lo studio: ”entro il 2005 Germania, Stati Uniti e Gran Bretagna, i primi tre paesi per viaggi all’estero, genereranno in totale 240 milioni di arrivi, contro i 185 milioni del 1999”.

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