Le feste del kalendimaggio un tempo consistevano in lunghe processioni nei campi e riti propiziatori alle divinità agresti. In era cristiana, e tutt’oggi, tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio avvengono le rogazioni, cioè processioni religiose lungo le strade di campagna, un auspicio del mondo contadino per i raccolti della nuova stagione. Nel mondo contadino, la festa del Calendimaggio è quindi l’annuncio della rinascita della natura dopo i rigori dell’inverno, l’auspicio ad un buon raccolto, e in un certo senso anche il segno della rinascita dell’uomo, la vittoria della luce sul buio, della magia buona sulle malefiche stregonerie.
Nogaredo, borgo legato anticamente alle streghe, trova nel Calendimaggio, il simbolo della magia oltre la paura, della riflessione sul femminile e sulla ricerca del benessere inteso come armonioso equilibrio della persona.
L’edizione di quest’anno, in calendario il 30 aprile e il primo maggio, dedica una speciale attenzione all’epistolario di Fortunato Depero, nella sua corrispondenza da New York con l’amico Guglielmo Marconi. Si tratta di una iniziativa che si muove in evidente sintonia con l’apertura del Mart di Rovereto, che dell’artista Depero conserva l’archivio e molte opere.
Diverse iniziative di carattere musicale, ricreativo, espositivo, gastronomico, nei giorni di mercoledì e giovedì, animeranno i portici, i giardini e le piazze di Nogaredo.
