«Il laboratorio delle idee. Figure e immagini del ‘900» è il titolo della grande mostra che sarà ospitata nelle gallerie del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto a partire dal 30 aprile. Più di 400 opere saranno collocate nell’avveniristica struttura ideata da Mario Botta, che vanta quasi 6000 mq di spazio espositivo. Un’occasione irripetibile, che offre la possibilità di osservare pezzi provenienti, oltre che dal ricco archivio del Mart, anche da musei e collezioni private italiane e straniere, alcune delle quali esposte per la prima volta.
Uno dei protagonisti sarà «Ritmo plastico del 14 luglio» dell’aretino Gino Severini, mentre alcune sale saranno dedicate al teatro e alla fotografia del movimento futurista, con particolare attenzione per il trentino Fortunato Depero. Una posizione di rilievo occuperanno le opere di Kandinskij, Gonciarova, Larionov, Popova e Puni, esponenti dell’avanguardia russa del primo ‘900. Spazio anche per la pittura realista degli anni ’20 della Neue Sachlichkeit (Nuova Oggettività).
Il viaggio nel Novecento proseguirà con un nucleo di circa dieci opere della Transavanguardia, provenienti dal deposito della collezione Grassi e realizzate da pittori italiani “post-moderni”, intenzionati a mettere in discussione i presupposti delle neoavanguardie per recuperare gli strumenti espressivi tradizionali quali la pittura e la scultura.
Altre sezioni prestigiose saranno quella relativa alle opere astratto-geometriche degli anni ’60 e ’70 conservate a Francoforte presso la VAF Siftung e quella che raduna una selezione della raccolta Panza di Biumo. Non mancheranno le maggiori firme italiane del secolo scorso (tra le quali De Chirico, Modigliani, Boccioni e Balla) e quelle straniere di Picasso, Leger, Klee e Wharol.
La mostra chiuderà il 20 novembre e si potrà visitare dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00 ed il venerdì dalle 10.00 alle 21.00 (lunedì chiuso).
Info: 800 397760 –
