Carnival, la maggiore compagnia da crociera al mondo, registra nel secondo trimestre fiscale un calo degli utili del 34%. Il risultato, peggiore delle previsioni, è dovuto principalmente al taglio delle tariffe e agli sconti applicati alle offerte di viaggio per attirare clienti dopo che la guerra in Iraq e la debolezza dell’economia avevano fatto segnare una contrazione nelle prenotazioni. L’utile netto è così sceso a 127,8 milioni di dollari, o 19
cents per azione, contro i 194,2 milioni di dollari, o 33 cents per azione, messi a segno nello stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi, relativi al trimestre che si è chiuso il 31 maggio scorso, sono saliti del 35% a 1,34 miliardi. Si tratta del primo trimestre che include i risultati di P&O Princess Cruises, acquisita recentemente da Carnival per 8,2 miliardi di dollari.
