sabato, 18 Maggio 2024

Caro alberghi a Venezia? Treviso si candida

Il presidente della provincia sottolinea l’economicità dell’offerta

”Abbiamo ricevuto in questi giorni diverse segnalazioni, da parte di turisti e possibili ospiti della Mostra del Cinema, che ci informano degli elevati costi dell’offerta alberghiera veneziana. Colgo dunque quest’occasione per invitare gli ospiti del Festival a considerare l’ospitalità trevigiana come valida alternativa”. A parlare è il presidente della Provincia di Treviso Luca Zaia, a ulteriore conferma della tendenza dei turisti diretti a Venezia, già avvertita con preoccupazione dagli albergatori veneziani, a fermarsi nell’entroterra veneto per la notte e trasformarsi così in pendolari diurni in laguna. Tendenza sulla quale l’assessore veneziano al Turismo Armando Peres ha già annunciato uno studio proprio per valutarne le dimensioni. Ma intanto proprio la Mostra del Cinema, fiore all’occhiello della cultura veneziana ma per la quale il Lido conferma i prezzi alberghieri di sempre, rappresenta una ghiotta occasione per farsi avanti per altri concorrenti meno blasonati. ”Chi pensa che Treviso sia solo terra di lavoratori e industriali si sbaglia di grosso”, sottolinea infatti Zaia. E ricorda che il territorio della sua provincia vanta ”un’offerta alberghiera di tutto rispetto, con una varietà di soluzioni che accontenta le esigenze e le tasche dei turisti più svariati. I numeri: 150 alberghi e 380 strutture extra-alberghiere, di cui 170 Bed and Breakfast e 140 agriturismi con alloggio”. ”Il giardino di Venezia, così è chiamata la nostra provincia – aggiunge Zaia – non potra’ che far innamorare di sé i suoi visitatori”. Ed elenca, accanto alle ”prelibatezze che la vedono riconosciuta come la terra della cucina e dell’offerta vinicola”, anche ”le città d’arte come Treviso, Asolo e Portobuffolè, le rievocazioni storiche, i concerti e il teatro nelle ville e nelle piazze, la grande rete di eventi culturali e il nostro magnifico paesaggio collinare e della pianura”. Di circa un milione e 300 mila turisti, precisa ancora Zaia, l’affluenza di quest’anno, con i tedeschi in prima fila tra gli stranieri (13%), ma anche visitatori da USA e Cina (9%), Regno Unito (8%), Spagna e Austria (7%). ”Treviso non è vicina a Venezia – conclude orgogliosamente Zaia – ma Venezia è vicina a Treviso, che vuole pensare ad una grande relazione storica e d’amicizia con la Serenissima, evidenziando però la totale autonomia da Venezia che la sua comunità ha sempre avuto. Prova
ne sia che nel trevigiano i veneziani non hanno mai portato l’effigie dei Dogi”.

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