“Rispetto al mondo che cambia dobbiamo cambiare anche noi”. Ha esordito così Giuseppe Cassarà, subito dopo la riconferma nella carica di vice presidente della Fiavet nazionale (Federazione Italiana agenti di viaggio e turismo), intervenendo sulle prospettive di una categoria tartassata da mille emergenze, prima l’11 settembre, poi la Guerra in Iraq ed ora la Sars, che si aggiunge alla non felice situazione economica internazionale e alla politica commerciale delle compagnie aeree, che vanno verso l’azzeramento delle commissioni. “Di fronte a queste difficoltà contingenti rimane un dato di fatto sottolinea Cassarà e’ cambiato il ruolo e la funzione dell’agente di viaggio, che non può essere più intermediario, per alcuni addirittura considerato a torto intermediario passivo, ma deve assolvere un ruolo innovativo dal punto di vista imprenditoriale, avendo nel contempo la capacità di riconvertire il proprio ruolo ponendosi come alleato strategico dei consumatori e individuando nel contempo nuove forme di remunerazione come equa retribuzione del proprio lavoro. La “fee”, ovviamente, è un primo passo, ma non può essere la soluzione definitiva del problema. Anche in questo la Fiavet deve giocare il suo ruolo di orientamento e indirizzo, abbandonando i vecchi schemi sindacali per traghettare la categoria dalla vecchia concezione d’intermediazione verso le nuove regole di un mercato che punta sempre più alla globalizzazione”.
Quindi una Fiavet più rappresentativa della distribuzione, della produzione e dei network. “Vorrei ricordare continua Cassarà che i network sono uno degli elementi di rappresentatività inseriti nel nuovo Statuto, che rappresenta già un modello della moderna organizzazione in quanto prevede i distretti territoriali, punta al sistema elettorale maggioritario e complessivamente rappresenta uno strumento più snello e funzionale rispetto alle esigenze della categoria”.
