venerdì, 3 Maggio 2024

Catastrofi aeree, sopravvivere si può

L’esperto: “Esistono comportamenti salva-vita che aiutano i passeggeri”

Sopravvivere ad un incidente aereo si può. E non basta la fortuna. E’ quanto sostiene Ed Galea, un ricercatore che ha studiato 568 incidenti aerei avvenuti tra il 1983 e il 2000 negli Stati Uniti con una percentuale di sopravvivenza nel 95% dei casi. Secondo Ed Galea, alcuni comportamenti possono aiutare, anche in un evento così catastrofico, a salvarsi la vita. Ai microfoni dell’emittente americana Abc, il professore di origine australiana svela la prima regola da mettere in pratica: imparare in fretta un gesto apparentemente banale come quello di slacciarsi le cinture. “Spesso le persone credono che il metodo sia quello delle loro auto, e cercano disperatamente un bottoncino che non c’e, col risultato che nell’agitazione si perdano attimi vitali”. Inoltre, è consigliabile tenere bene a mente le file di poltrone che dividono il proprio posto dall’uscita d’emergenza, che potrebbe non essere immediatamente individuabile al buio, magari cercando di prediligere i posti in corridoio, più sicuri perché permettono una maggior libertà di movimento. E nel caso di viaggi in gruppo, è preferibile stare sempre insieme, perché la tendenza ad assicurarsi della presenza di tutti provoca ritardi ed ingorghi fatali. Con bambini al seguito, i genitori farebbero bene a decidere preventivamente chi si occupa di un bambino e chi di un altro nel caso di una emergenza. Infine, per Ed Galea, la regola basilare è anche la più banale: seguire con più attenzione le dimostrazioni di sicurezza che le hostess e gli steward eseguono prima di ogni volo.

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