Saranno ben 500.000 gli italiani che passeranno le vacanze di Pasqua in agriturismo e, soltanto nel week end pasquale, il settore metterà in moto un giro di affari superiore ai 25 milioni di euro. A stimarlo è Turismo verde, istituto della Cia-Confederazione italiana agricoltori specializzato nel settore agrituristico, che sottolinea, inoltre, come queste cifre siano destinate ad aumentare con i ponti del 25 aprile e del primo maggio. Sta di fatto che già da ora si registra il tutto esaurito. Gli italiani, complice la guerra e l’epidemia della Sars, hanno scelto le città d’arte italiane e l’agriturismo, che negli
ultimi anni è divenuto una delle mete più amate dai turisti non solo italiani, ma anche stranieri. Questi ultimi, in particolare tedeschi, inglesi, francesi e giapponesi, rappresentano oltre il 25% dei turisti di campagna. Le regioni più gettonate saranno la Toscana, l’Umbria, il Veneto, la Campania, le Marche, il Trentino, la Liguria, il Lazio, la Lombardia. Anche se è prevedibile un incremento delle presenze anche altrove e nelle Isole. Nel 2002 il settore ha registrato un giro d’affari pari al miliardo di euro e le presenze (più di 12 milioni) nelle 11.525 aziende agrituristiche del nostro Paese sono cresciute del 6,6 per cento. Le aziende agrituristiche italiane hanno più 140 mila posti letto e quelle con la ristorazione sono 7.350, mentre quelle con agri-campeggio sono circa mille e quelle con maneggi di cavalli 1550. La durata media di un soggiorno agrituristico è di cinque giorni.
