lunedì, 27 Maggio 2024

Ciset; Estate 2004 nel segno degli italiani

Gli stranieri resteranno stabili; crescerá la domanda interna

Una sostanziale stabilita’ del turismo straniero in Italia rispetto all’estate 2003, che ha risentito dello scoppio del conflitto in Iraq e dell’epidemia di sars. Un’ulteriore espansione della domanda domestica, che propendera’ pero’ per vacanze brevi. In tendenziale aumento anche i viaggi degli italiani all’estero, che comunque
sposteranno il loro interesse verso mete europee a breve-medio raggio oppure verso destinazioni extraeuropee considerate sicure e convenienti, grazie al rafforzamento dell’euro rispetto al
dollaro. Queste le aspettative degli operatori che emergono dall’ultima indagine congiunturale realizzata nella prima meta’ di maggio dal Ciset-Universita’ di Venezia e Doxa, attraverso un
campione rappresentativo di imprese turistiche italiane. Secondo gli operatori, tra maggio e ottobre gli arrivi stranieri dovrebbero crescere dello 0,3%, mentre le presenze stagnare intorno al -0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Migliori le performance degli italiani, con un +1,8%
per i flussi e un +0,3% per le notti, variazione che segnala una diminuzione della durata del soggiorno.
Per quanto riguarda i principali mercati di origine della domanda, si registra una dinamica generalmente piu’ contenuta rispetto all’estate 2003, con un evidente effetto di sostituzione. Secondo gli operatori intervistati, i principali
segmenti esteri dovrebbero leggermente aumentare le loro quote relative, aumento che tenderebbe a compensare la flessione dei turisti provenienti dalla Germania, ”zoccolo duro” del nostro
mercato, complice la perdurante stagnazione dell’ economia tedesca e la diminuzione del clima di fiducia dei consumatori. In testa sempre i turisti italiani, in linea con una tendenza gia’ in atto da tre stagioni consecutive, seguiti dai giapponesi, che salgono in seconda posizione scavalcando gli
inglesi, grazie alla ripresa dello yen, che spinge i consumi interni. In quarta posizione i francesi e in quinta gli statunitensi, analogamente a quanto registrato nell’inverno scorso, complice anche in questo caso il miglioramento dell’orizzonte economico e del clima di fiducia dei consumatori.
La nuova geografia del mercato turistico in Italia spiega anche l’evoluzione delle principali tipologie di vacanza, in termini di quote relative. Saldamente in testa l’agriturismo e il turismo verde, sia come prodotto turistico in se’ che abbinato alla tradizionale vacanza balneare, montana o
culturale. Al secondo posto, il turismo culturale e nelle citta’ d’arte che, rispetto all’estate 2003, scalza il turismo balneare, per la prima volta in quinta posizione, superato anche dal soggiorno alle terme e nei centri benessere e dalle crociere. Al sesto posto il turismo montano, seguito dal turismo
congressuale e d’affari, mentre stabile e’ la vacanza al lago.

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