sabato, 18 Maggio 2024

Cisl: il no al Ponte grave danno per il Sud

Chiesto accordo di programma da 6 miliardi. Per settembre annunciata la mobilitazione

La Cisl non ci sta alla mancata realizzazione del ponte sullo Stretto. Per questo chiede un accordo di programma da sei miliardi di euro, “per evitare che al danno si aggiunga la beffa”. La vittima è il Sud che, secondo la Cisl, rischia di perdere il ponte sullo Stretto e le risorse previste per la sua edificazione. Per i segretari Cisl di Sicilia e Calabria, Paolo Mezzio e Luigi Sbarra, “sarà un errore che l’Italia pagherà caro, l’eventuale abbandono del progetto ponte”. Per questo, propongono la convocazione, subito dopo agosto, di un tavolo di discussione, annunciando per settembre la mobilitazione del sindacato “col coinvolgimento delle confederazioni nazionali e dei soggetti istituzionali interessati”. Al tavolo dovrebbero sedere le regioni Sicilia e Calabria, gli enti e le società interessate e Cgil, Cisl e Uil per concertare assieme al governo nazionale l’accordo di programma mediante il quale impegnare “un volume di risorse delle dimensioni di quello previsto per il ponte, indicando con certezza programmi, progetti e tempi di realizzazione”. Il fabbisogno finanziario complessivo dell’opera era stimato in sei miliardi di euro, rimarcano. E “se a questo si aggiunge che, prudenzialmente, si prevedeva per le due regioni la creazione di ben 40 mila posti di lavoro nei sei anni occorrenti per la realizzazione, si ricava la dimensione della sconfitta” che pende sul capo del Sud. Ma per la Cisl, neppure un centesimo di quelle risorse deve andare perso. A cominciare dai tre miliardi di euro di finanziamenti pubblici già impegnati. Da qui l’annuncio della mobilitazione di settembre.

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