sabato, 20 Aprile 2024

City tax, presto un provvedimento di modifica

Gli operatori: “Finalmente la Finanziaria dà spazio al turismo”

La Finanziaria 2007 per la prima volta prende realmente in considerazione il settore turistico. Sono tutti d’accordo gli addetti ai lavori riunitisi ieri a Roma sul tema ‘Turismo: quali risposte nella finanziaria 2007’ nell’incontro convocato dall’Osservatorio Parlamentare del Turismo, presieduto da Pierluigi Mantini. Particolarmente apprezzata l’abrogazione del decreto legge che prevedeva una rivalutazione del 300% dei canoni demaniali marittimi e lo stanziamento di 30 milioni di euro, nel triennio 2007-2009, per il sostegno al settore turistico. Ancora molto criticata, invece, la tassa di soggiorno. Tanto che lo stesso vicepremier Francesco Rutelli, a chiusura dei lavori del convegno, ha sostenuto la necessità di una revisione legislativa, anche per evitare il ricorso, già annunciato, da parte di alcune Regioni. Secondo Rutelli esiste “l’esigenza di poter dare una remunerazione in più alle grandi città per offrire maggiori servizi”, e le città che maggiormente chiedono l’introduzione della tassa sono Venezia, Firenze e Roma ma che comunque essa riguarderà solo qualche centinaio tra gli 8 mila comuni italiani. Infine, secondo Rutelli, la misura deve riguardare l’intera filiera turistica senza ricadute esclusive sull’alberghiero. A tal proposito Mantini ha annunciato un emendamento per portare modifiche “al volto e alla natura” della tassa di soggiorno, prevedendo la facoltà per i Comuni di chiedere un contributo non superiore ai 5 euro giornalieri che essi potranno applicare in piena libertà, per limitare l’impatto del cosiddetto turismo mordi e fuggi. Mantini ha spiegato che si tratta di una forma di contributo “non agganciata a chi soggiorna”, che potrebbe avere la forma di una ‘card’ turistica, e che potrebbero avere la facoltà di applicarla i comuni classificati “d’arte”, le città capoluogo, le aree metropolitane e le isole piccole. Tra gli altri provvedimenti allo studio, i buoni vacanza, per incentivare i soggiorni anche nei periodi di bassa stagione, e la nascita di un consorzio che favorisca l’incoming.

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