Con l’approvazione del regolamento quadro da parte del Consiglio Nazionale, diventano operativi i gruppi di lavoro tour operator incoming e outgoing della Fiavet introdotti dal nuovo Statuto federale approvato nel gennaio scorso. ”E’ il primo passo – ha detto Paolo Mazzola, membro di giunta per il rinnovamento della Federazione. Si tratta in realtà di due nuovi organismi, privi di autonomia giuridica propria e senza rilevanza esterna, ma determinanti nelle funzioni consultive e propositive della Federazione”. Tra le finalità si va dallo studio dell’ andamento del settore, individuando problematiche ed elaborando proposte, al mantenimento di una collaborazione fra gli iscritti, nell’interesse della categoria. Per l’ammissione i titolari dell’impresa, oltre a presentare domanda al coordinatore del gruppo, dovranno certificare l’entità del fatturato e produrre copia degli ultimi cataloghi di viaggio pubblicati. Organi del gruppo di lavoro, che sarà unico per entrambi i settori, sono il Consiglio Generale, il Consiglio Direttivo e il Coordinatore. ”Abbiamo cercato – ha proseguito Mazzola – di creare un organismo che, benché si configuri come articolazione interna della Federazione, possa interagire con questa per la soluzione di tutte le problematiche che dovessero toccare le due categorie. E’ vero che ogni impresa ammessa al gruppo dovrà versare una quota in funzione del proprio fatturato, che può variare da 500 a 1500 euro l’anno, ma indiscutibili sono anche i vantaggi. Primo fra tutti quello di venire in contatto con l’intera rete agenziale Fiavet per la vendita di pacchetti-servizi turistici, sia attraverso il portale Fiavet che direttamente”. Per questo verranno promossi a cadenza periodica fissa incontri a livello regionale con tutte le agenzie presenti sul territorio, per dar vita a partnership privilegiate tour operator-dettaglianti sotto una stessa sigla.
