venerdì, 24 Maggio 2024

Compagnie aeree Usa chiedono altri aiuti al Congresso

Prevista per quest’anno una perdita collettiva di 7 mld di dollari

In ginocchio le compagnie aeree americane si presentano al Congresso con una richiesta di aiuti dopo i cinque miliardi di dollari (e altri 10 miliardi in prestiti garantiti) concessi dopo l’11 settembre. L’industria non si è mai ripresa dalla crisi che ha colpito il settore in seguito agli attacchi al World Trade Center e al Pentagono: tra la flessione del volume di passeggeri e l’aumento dei prezzi di carburanti e dei costi della sicurezza, le compagnie prevedono di subire quest’anno una perdita collettiva di sette miliardi di dollari. Lo denuncia Michael Wascom, portavoce dell’Associazione per i trasporti aerei, l’organizzazione degli industriali. Dirigenti della compagnie americane si recano oggi davanti alla sottocommissione per l’aviazione civile della camera per chiedere al governo di assumersi una quota superiore dei costi per la sicurezza e per l’assicurazione e di abbassare le tasse imposte all’industria. Prima dell’11 settembre le compagnie aeree erano responsabili per la sicurezza. Dopo gli attacchi, le autorità federali si sono assunte la responsabilità e le compagnie si sono impegnate a rimborsare i costi. La ‘US Airways’ ha dichiarato di essere in bancarotta in agosto e, secondo gli esperti, la United potrebbe essere la prossima.

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