domenica, 5 Maggio 2024

Confagricoltura, momento difficile per l’agriturismo

Rallenta la crescita, ma il fatturato 2003 resterà positivo

Prenotazioni all’ ultimo momento, periodi di
soggiorno più brevi, riduzione della domanda
estera: per l’ agriturismo il 2003 ha
confermato tendenze che si andavano
profilando già dall’ anno precedente. A
rilevarlo è Agriturist-Confagricoltura
sottolineando che si tratta di fenomeni che
hanno interessato tutto il settore. Anzi l’
agriturismo, pur registrando qualche
flessione, ha confermato il suo momento di
grande popolarità e di motivata simpatia da
parte del mercato. Rispetto al quadro
generale del turismo, dunque,
l’agriturismo ha sostanzialmente tenuto,
soffrendo un calo delle presenze medie per
azienda di circa il 10%, concentrato nella
fascia di offerta di livello più elevato, nelle
zone a più alta concentrazione di aziende e
nei casi in cui l’ospitalità si limita al solo
alloggio. Nel complesso, invece, il settore è
cresciuto, con circa 1.000 aziende nuove
nell’ultimo anno, e un fatturato che ha
raggiunto i 750.000 euro (+5,4% rispetto al
2002). ”Vanno sempre molto bene le aziende
capaci di diversificare i propri servizi – spiega il
presidente di Agriturist, Ricci Curbastro – il che
di solito coincide anche con una più forte
caratterizzazione dell’accoglienza in chiave
agricola e rurale, cioè con una più netta
distinzione del ‘prodotto agriturismo’ rispetto
ad altre forme di turismo rurale”. Questo
dimostra, secondo Agriturist, che il futuro
dell’ospitalità in fattoria è legato a una crescita
imprenditoriale e ad una garanzia di
qualità capaci di valorizzare al massimo le
risorse aziendali e territoriali, soprattutto sul
versante della ristorazione, della sensibilità
ecologica, della cultura tradizionale.

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