sabato, 1 Giugno 2024

Confesercenti/2, vince la vacanza fai da te

Toscana, Sicilia e Sardegna le mete preferite

Vacanze al mare per sette italiani su dieci. A svelarlo l’indagine commissionata da Confesercenti. Ma se le località balneari si confermano la metà prediletta, soltanto il 9% indica il nuoto tra le motivazioni della scelta. Sono l’aria salutare (31%), sole e caldo (19%), divertimento (5%) o tintarella (2%) i motivi che spingono a scegliere le spiagge italiane. Così quest’anno le mete più gettonate saranno quelle della Toscana, regione capace di accontentare anche i turisti in cerca di itinerari artistici e gastronomici, subito seguita da Sardegna e Sicilia, che a loro volta precedono Puglia, Emilia Romagna, Liguria e Calabria. Tra coloro che preferiscono la montagna (12%) la meta più gettonata resta il Trentino Alto Adige. Aumenta, invece, tra le modalità di organizzazione della vacanza il fai da te (79%), soprattutto grazie allo sviluppo delle prenotazioni on line da un lato e a causa del bisogno di sicurezza dall’altra. Il 18% si affiderà ai tour organizzati mentre solo il 3% usufruirà delle offerte last minute. La famiglia e i figli si confermano i principali compagni di viaggio (48%) anche se in leggera diminuzione rispetto allo scorso anno (52%), così come gli amici (25% contro il 26 del 2005), mentre resiste la vacanza in coppia (18%) ed aumentano le richieste di gruppi organizzati (7% rispetto all’1% dello scorso anno). Guidati dalla voglia di riposo, comodità e sicurezza, gli italiani si affidano ad alberghi e pensioni (38%), soprattutto di fascia intermedia, (il 71% sceglie il 3 stelle), seguiti da casa in affitto (16%) e casa di proprietà (10%). Perdono punti, invece, le vacanze in campeggi o camper, e quelle in agriturismo o bed and breakfast. Impianti sportivi, centri benessere, animazione sono i servizi delle strutture turistiche più richiesti dai vacanzieri. Infine, il mezzo: gli italiani preferiscono tenere i piedi per terra e nel 67% dei casi continuano a preferire le quattro ruote, o il treno (dal 7% dello scorso anno all’11%), mentre “perde quota” l’aereo (dal 23 al 15% ) e anche navi e traghetti mostrano lievi cenni di flessione (dal 10 al 9%).

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