Favorire il rafforzamento del ruolo
delle Regioni nella gestione delle politiche di indirizzo dell’
industria turistica, come prevede la riforma costituzionale, o
ritornare sui passi compiuti e garantire una maggiore presenza
dello Stato nella programmazione di strategie comuni.
E’ l’interrogativo che si pongono molti operatori e
amministratori pubblici dopo un’ altra estate difficile per
il turismo italiano e di fronte alle novita’ che in molte
regioni italiane stanno portando, o porteranno a breve, le leggi
di riforma approvate.
La Liguria, che a luglio ha detto definitivamente ‘si’ alla
nuova legge sul turismo, decretato la fine delle Aziende di
promozione turistica che agivano su scala provinciale e dato
vita ai ‘sistemi turistici locali’, che propongono sinergie
strette tra ente pubblico e associazioni private, si appresta ad
ospitare un dibattito cruciale per il futuro del comparto.
Alla fine di settembre (20 e 21) si svolgono infatti a Genova
gli stati generali del turismo, dove e’ atteso tra gli altri
anche il premier Silvio Berlusconi.
