Da sabato scorso andare in vacanza a Cuba costa un po di piu’. E’ entrata infatti in vigore la rivalutazione dell’8% del peso cubano convertibile sull’euro, il dollaro e le altre valute straniere annunciato dal presidente
Fidel Castro il 25 marzo scorso. In pratica i turisti riceveranno 1,15 pesos per euro contro il peso e 25 centesimi che ricevevano prima. La misura fa parte del pacchetto di innovazioni valutarie volute da Castro in contemporanea alla libera circolazione concessa al dollaro. Fra queste misure anche la rivalutazione del 7 per cento del peso ufficiale, non turistico, giustificata dalla buona performance economica dell’isola comunista, grazie anche a recenti accordi
economici con Cina e Venezuela. In pratica il presidente cubano ha spazzato via il mercato nero dei cambi dall’isola. Oltre ai turisti stranieri, a fare le spese dell’aumento del cambio saranno anche gli stessi cubani (addirittura circa la meta’) che ricevono rimesse dall’estero sulle quali, dall’ottobre scorso, il governo dell’Avana ha imposto anche una tassa del 10 per cento. Gli italiani, assieme ai canadesi, sono ai primi posti in quanto ad affluenza turistica nella perla dei Caraibi.
