domenica, 19 Maggio 2024

Delta Airlines, bancarotta più lontana dopo accordo con i piloti

I piloti hanno accettato un taglio del 32,5% della busta paga

Delta Airlines, terza maggiore compagnia aerea statunitense, ha raggiunto un accordo con il sindacato dei piloti finalizzato ad ottenere una riduzione dei costi, con questo cercando di evitare la messa in bancarotta protetta ai sensi del Chapter 11. Al tempo stesso, Delta sta cercando di ristrutturare il proprio debito di 20 miliardi di dollari, offrendo in opzione ai possessori di bond emessi dalla compagnia altri titoli di nuova emissione. Era dall’ aprile del 2003 che Delta cercava di ottenere dai piloti alcune concessioni, mentre proprio quest’ anno aveva chiesto alla categoria di accettare un taglio del 35% delle
retribuzioni, oltre ad una serie di misure atte ad assicurare una maggiore efficienza. Nel terzo trimestre di quest’ anno Delta ha accumulato una perdita pari a 646 milioni di dollari, a causa del caro-petrolio, del crollo delle tariffe aeree e dei danni ai velivoli provocati dagli uragani che si sono abbattuti sulla Florida. I piloti di Delta sono fra i meglio pagati negli Stati Uniti, con una retribuzione oscillante fra i 50mila dollari nel caso dei neoassunti ed i 250mila per i piloti di maggiore anzianità di servizio.
La compagnia ha annunciato a suo tempo anche la riduzione di settemila posti di lavoro ed un taglio del 10% della paga dei dipendenti, eccezion fatta per i piloti. Il raggiungimento dell’ accordo con i piloti ha messo le ali in Borsa a New York al titolo Delta Airlines, arrivato a guadagnare fino al 27%. Il sindacato da parte sua, approvando l’ intesa con la compagnia, ha dato tempo
ai suoi componenti di votarla entro l’ 11 novembre prossimo. L’accordo prevede un taglio delle paghe della categoria nell’ ordine del 32,5% ed il congelamento dei benefici pensionistici attualmente in vigore, che saranno sostituiti da piani a contribuzione definita, meno onerosi. I piloti da parte loro
otterranno stock option pari al 15% del capitale della compagnia.
A commento dell’ accordo, il chief executive officer Gerald Grinstein ha sottolineato che in ogni caso la prospettiva di messa in bancarotta ”rimane una possibilità”. Sono tre le compagnie aeree statunitensi finite in bancarotta
dopo l’ 11 settembre del 2001, l’ ultima delle quali, ATA Holdings (il maggiore vettore all’ aeroporto Midway di Chicago), appena due giorni fa. US Airways è finita in capitolo 11 (in pratica un’ amministrazione controllata) per ben due volte in due anni, mentre nel caso di United Airlines la bancarotta si protrae da quasi un biennio. Tornando a Delta, la compagnia è impegnata anche in una
ristrutturazione del debito; tre giorni fa ha ottenuto un finanziamento da 600 milioni di dollari da American Express, mentre ai possessori di bond è stata offerta la possibilità di scambiare i titoli con obbligazioni a più lunga scadenza, con una cedola superiore.

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