Delta Airlines, la terza compagnia
aerea statunitense, ha chiesto ulteriori sacrifici ai piloti
anche se non e’ chiaro se questo tentativo possa riuscire ad
evitare una bancarotta che da molti analisti viene data a questo
punto per sicura e che potrebbe essere annunciata nelle prossime
ore.
I sindacati dei piloti in ogni caso hanno precisato di voler
entrare nel merito di queste nuove proposte della compagnia – di
cui non sono stati resi noti i dettagli – il 19 settembre
prossimo.
Delta da un anno e’ sull’ orlo del Chapter 11, cioe’ della
messa in bancarotta protetta; un anno fa la compagnia era
sembrata sul punto di capitolare, ma era stata salvata dalle
concessioni che in quella circostanza le erano state fatte
proprio dalla categoria dei piloti, in tutto cinque miliardi di
dollari di risparmi spalmati in diverse annualita’.
Quest’ anno, pero’, a piu’ riprese Delta ha fatto capire di
essere nuovamente in profonda crisi, a causa fra l’ altro del
caro-petrolio, di maggiori perdite e del calo della liquidita’
disponibile.
La compagnia aerea statunitense e’ peraltro sul punto di
raggiungere un accordo con General Electric ed altri creditori
che le dovrebbe consentire di disporre di finanziamenti per 1,7
miliardi di dollari, in grado di garantire l’ operativita’ dei
voli anche qualora entrasse in bancarotta, secondo quanto
riferito ieri dal Wall Street Journal.
La societa’ di valutazione del rating Moody’s ieri ha
abbassato il giudizio sul debito di Delta, citando proprio il
rischio della bancarotta ed il rialzo dei prezzi del carburante.
Al 30 giugno scorso Delta disponeva di liquidita’ per 1,67
miliardi di dollari contro 1,8 miliardi della fine del 2004.
Nella seconda meta’ di quest’ anno, per ammissione della stessa
societa’, gli oneri legati all’ indebitamento, alle pensioni ed
al noleggio di velivoli corrispondono a due miliardi di dollari.
