Delta Airlines, non è esclusa l’amministrazione controllata

Le perdite dell’ultimo trimestre hanno portato a considerare questa ipotesi

Malgrado i colloqui con le organizzazioni sindacali dei piloti in materia di riduzioni dei salari siamo vicini ad una conclusione positiva – così riportano i principali quotidiani americani, Wall Street Journal in testa – i vertici di Delta Airlines tornano a riflettere sulla possibile apertura di una amministrazione controllata. A indurre il vettore a cattivi pensieri sono le stime sul trimestre concluso a settembre il quale – secondo le previsioni dell’azienda – dovrebbe andare in archivio con una perdita compresa tra 625 milioni e 675 milioni di dollari – o tra i 4,99 e i 5,39 dollari per azione – rispetto al rosso di 3,79 dollari individuato dagli analisti di Thomson First Call. Sui risultati del gruppo – oltre all’impennata dei costi per il carburante e al calo del fatturato per passeggero a livello nazionale – peseranno, a giudizio della compagnia aerea, il pagamento di due oneri: uno di 40 milioni di dollari legato alla vendita di alcuni aerei e uno di 14 milioni di dollari relativo invece alle spese pensionistiche a favore dei piloti. All’inizio di settembre, il vettore statunitense aveva reso nota la necessità di eliminare – entro i prossimi 18 mesi – tra i 6.000 e i 7.000 impieghi in modo da avviare una riduzione dei costi che, insieme al taglio dei benefit attualmente concessi e all’abbassamento dei costi per il management, permetta di ”risparmiare 5 miliardi di dollari entro il 2006” ed evitare l’ipotesi di una caduta in fallimento.

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