I 3 stelle del Nord Italia valgono quanto un 4 stelle mentre spesso i tre stelle del Sud sono carenti per servizi e strutture offerte. Ad affermarlo, il segretario dell’associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc), Primo Mastrantoni, secondo cui ogni anno al rientro dalle vacanze cresce il numero delle lamentele da parte dei turisti delusi dai servizi promessi dalla strutture alberghiere prescelte. Molti turisti, ha rivelato Mastrantini, si rivolgono all’Aduc “gabbati dai depliant e dalla classificazione degli alberghi, le famose stellette, soprattutto nell’Italia del sud, dove il prezzo pagato non corrisponde né alle strutture né ai servizi resi”. Secondo Mastrantoni, la classificazione degli alberghi è fatta da commissioni regionali che operano con criteri diversi da regione a regione. “In Alto Adige – ha proseguito – i giudizi sono più severi di quelli applicati in Calabria: un tre stelle altoatesino spesso vale un quattro stelle calabro”. Per questo, per tutelare l’utente, Mastrantoni suggerisce di abolire la classificazione pubblica, che non tutela l’utente, e lasciare che il mercato decida della bontà di un albergo, salvo ovviamente il rispetto delle norme di legge relativamente alle parti strutturali. “Eviteremo – aggiunge – che il consumatore sia preso in giro dall’apparato burocratico e consentiremo alle strutture ricettive di entrare in concorrenza fra loro”. Tra le possibili soluzioni, Mastrantoni ritiene possa essere utile una classificazione europea, con norme precise e controlli comunitari. In tal senso, il turista sarebbe maggiormente tutelato. “Intanto, – ha concluso – un giro nei siti Internet degli alberghi offre qualche garanzia in più”.
