venerdì, 26 Aprile 2024

E’ tempo di Fee

Anche la Fiavet Lazio invita gli associati a utilizzare questo importante strumento

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dalla Fiavet Lazio in merito al rapporto con Alitalia (vedi taglio delle commissione) e all’applicazione delle Fee:
“Dovere di una Associazione è quello di informare. Sta ai singoli soci valutare le azioni da intraprendere”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente di Fiavet Lazio, Maria Vittoria Stefani, subito dopo l’incontro promosso per due motivi principali: mettere al corrente gli agenti di viaggio aderenti all’Associazione Regionale sulla situazione venutasi a creare a seguito della decisione di Alitalia di portare la commissione sulla biglietteria aerea nazionale dal 6% al 3% e chiarire i diversi aspetti applicativi e fiscali del fee d’agenzia.
“Come ha dichiarato qualche giorno fa lo stesso Presidente Nazionale, Antonio Tozzi, – ha continuato la Stefani – la commissione che il Vettore vuole riconoscerci a partire dal 1° maggio prossimo, non è sufficiente neppure a coprire, per quel servizio, i reali costi che sopporta l’agenzia. Ecco perché, dico, è giunta l’ora di pensare concretamente all’introduzione di un fee d’agenzia, sulla cui applicazione la Federazione ha avuto pieno consenso dall’Agenzia dell’Entrate -Direzione Centrale Normativa e Contenzioso- con la Risoluzione n. 93/E del 27 giugno 2001. L’emissione di un biglietto si configura in un servizio che qualcuno deve pure pagare. Se questo costo, prima, poteva essere compreso nella commissione che veniva riconosciuta dalla compagnia aerea, oggi non può che essere sostenuto dal cliente, anche se sappiamo benissimo che questi è e rimane la prima risorsa dell’agente di viaggio. Per questo, al di là di una corretta informativa, l’Associazione non può andare, rimettendo alla valutazione dei singoli l’opportunità o meno di percorrere questa strada che al momento sembra l’unica possibile”.
All’incontro erano presenti anche l’Avv, Alessio Costantino, Consulente legale di Fiavet Nazionale, secondo cui, per quanti decidessero di applicarlo, si pone l’obbligo della comunicazione, nel senso che il cliente deve conoscere già all’atto della richiesta, l’eventuale costo aggiuntivo, anche se questo appare in una apposita sezione del biglietto, e il Dr. Pierluigi Fiorentino, Consulente Fiscale della stessa Federazione, che si è soffermato, invece, sul trattamento fiscale dei diritti d’agenzia, fornendo ai numerosi soci intervenuti, i dovuti chiarimenti applicativi.
“E’ evidente, ha continuato ancora la Stefani, che la recente decisione della ex Compagnia di bandiera di dimezzare il regime commissionale, ci induce ad orientare le nostre scelte verso partners commerciali diversi che, riconoscendo il ruolo della rete agenziale nella distribuzione del prodotto turistico, garantiscano una adeguata remunerazione”. Mentre per l’Avv. Costantini non è esclusa la possibilità di intentare una azione legale. “E’ vero, ha detto, che i contratti possono essere sciolti da una delle parti, ma il codice impone sempre, per non causare danni all’altra parte, un periodo congruo di preavviso che nella fattispecie è stata inferiore ai 3 mesi. In alternativa possiamo sempre ricorrere all’antitrust per abuso di posizione dominante, per cercare di ottenere una pronuncia di nullità”

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