venerdì, 29 Marzo 2024

Ebit, “Italia Paese per tutti” entra nel vivo

Sono circa 30 milioni i disabili europei pronti a viaggiare

Ora davvero “si può”, anzi, si deve: dopo il successo dell’incontro di presentazione nella sede di Confindustria – 10 novembre 2003 – del progetto “Italia paese per tutti”, promosso da E.B.I.T., (Ente Bilaterale Nazionale dell’Industria Turistica, costitutito da Federturismo/Confindustria e dalle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori del settore Filcams-CGIL, Fisascat-CISL, Uiltucs-UIL) e dall’associazione “SiPuò – laboratorio nazionale turismo accessibile”, è il momento di passare dalle enunciazioni di principio, condivise e partecipate, ai fatti, ai programmi, alle iniziative nel territorio.
Dalle istituzioni agli operatori privati, dai sindacati alle associazioni imprenditoriali di categoria (AICA, ASSOTRAVEL, ASTOI ed UNAI)che compongono, attraverso Federturismo l’EBIT, tutti hanno espresso la convinzione che i tempi siano maturi per un rapido salto di qualità nell’accoglienza turistica per tutti. Il punto di osservazione delle esigenze di clienti speciali, per problemi di mobilità, per una disabilità motoria o sensoriale, oppure alle prese con intolleranze alimentari, o con esigenze personali temporanee (giovani donne in attesa di un bambino, mamme con passeggini, anziani, persone infortunate), è un banco di prova decisivo per testare la capacità di una struttura ricettiva, di un agente di viaggio, di un Tour Operator, di essere davvero “accogliente”, di avere quindi capacità di rispondere alle esigenze di tutti.
Un traguardo che non si improvvisa e che neppure può essere dato per scontato, basandosi solo sul rispetto delle norme sulle barriere architettoniche, o sulla generica “buona volontà”. Il convegno di Roma è servito anche a far comprendere l’importanza decisiva di una nuova competenza professionale, basata su di una formazione attenta e specifica, fornita da esperti di collaudata esperienza, e disseminata sul territorio, in modo tale da venire incontro alle esigenze di lavoro degli operatori turistici.
Il patrocinio del ministero del Welfare e del Ministero delle Attività Produttive garantisce infatti la qualità di un progetto del tutto originale nel quadro di iniziative episodiche e spesso non omogenee, che hanno sino ad oggi impedito la diffusione di una vera cultura dell’accessibilità turistica.
I dati forniti a Roma confermano le potenzialità di un mercato ancora sottostimato: Sono infatti 30 milioni le persone disabili, in Europa, interessate a viaggiare, ma che, per diverse ragioni, sono ancora escluse dai circuiti ufficiali del turismo. Le testimonianze di chi per primo ha creduto a questa opportunità, non solo per sensibilità sociale, ma soprattutto per una valutazione di mercato, hanno dimostrato, con la forza dei numeri, che è una scommessa alla portata di tutti.

Formazione, consulenza, progettazione, promozione di nuova cultura “inclusiva”: “Italia Paese per tutti” è sicuramente, da oggi, uno strumento indispensabile per chi crede nella qualità della propria attività ricettiva e di fornitura di servizi turistici.

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