sabato, 4 Maggio 2024

Ecco dove gli italiani non amano andare in vacanza

Secondo un’indagine attentati, vaccinazioni e freddo scoraggiano i vacanzieri

Libia, Romania, Cile, Birmania e Norvegia. Ecco le mete più difficili da vendere nei mesi di agosto e settembre. Lo rende noto una singolare indagine condotta dall’Osservatorio Frigerio Viaggi Network, che ha monitorato l’andamento delle vendite nelle 58 agenzie viaggi del gruppo in Italia. Secondo la ricerca gli attentati degli ultimi tempi hanno fortemente raffreddato l’entusiasmo della clientela per destinazioni che, a partire dal Mar Rosso, per tanti anni sono state tra le più gettonate.
I Paesi arabi e musulmani, a prescindere dalla loro collocazione, hanno subito cali, con la sola eccezione della Tunisia, considerata una meta tranquilla e con un buon rapporto qualità/prezzo. Ma anche le offerte discount su Sharm non hanno fatto breccia tra le scelte della gran parte degli italiani. Gli italiani piuttosto, secondo l’indagine di Frigerio Viaggi, preferiscono andare dove si spende poco, si mangiano gli spaghetti e non occorrono vaccinazioni. Per questo, destinazioni ricche di fascino come Equador, Galapagos, Cile, Indonesia, Birmania, Mali e Giappone vengono scartate a priori perché considerate ‘difficili’ o scomode. O ancora l’italiano medio ama il mare, l’abbronzatura e fare un po’ di sport. Esattamente il contrario di quello che si fa nei Paesi del Nord Europa: troppe nuvole, troppo freddo, troppi chilometri da percorrere per raggiungerli. Del resto anche i paesi dell’Est europeo, a parte la Repubblica Ceca, non entrano nell’immaginario collettivo vacanziero degli italiani: Polonia, Romania, Slovacchia, Lettonia non piacciono troppo ai clienti di Frigerio Viaggi perché “non c’é il mare, non si parla italiano e non si sa cosa si mangia”.

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