giovedì, 2 Maggio 2024

Ecpat presenta “Giù le mani dai bambini”

Ogni anno oltre un milione di nuovi giovani schiavi del sesso

Ogni anno oltre un milione di bambini vengono immessi e sfruttati nel mercato del sesso, un mercato che si serve sempre piu’ spesso del turismo. Il turismo sessuale, tra Africa, America Latina, Asia ed Europa dell’Est muove infatti un giro d’affari di oltre 5 miliardi di dollari l’anno. I clienti, provenienti
dall’occidente ricco, hanno il primo contatto con i bambini nei bar o negli hotel; poi i bambini vengono ‘comprati’ a prezzi che variano da 10 a 40 dollari in Thailandia, da 5 a 30 in Brasile, da 10 a 50 in Cambogia. La denuncia arriva da Ecpat, organizzazione non governativa che da tempo si occupa di denunciare il fenomeno e che con Ram, centro di attenzione al turismo, ha promosso una iniziativa dal nome ‘Giu’ le mani dai bambini’. Cosi’ venerdi’ 20 maggio, al Linux club, a Roma, l’Ecpat presentera’ gli spot realizzati per sensibilizzare
l’opinione pubblica sul tema e le associazioni per il turismo responsabile operanti in Italia e nel sud del mondo, presenteranno le loro proposte di viaggio tra musica e danze in una serata per sconfiggere il turismo sessuale e diffondere una cultura del viaggio improntata al rispetto delle culture dei
luoghi che si visitano. I sostenitori di Ecpat spiegano che il turismo sessuale non e’ un fenomeno nuovo. Durante le guerre di Corea e del Vietnam, infatti, lo sfruttamento di minori a scopi sessuali, era addirittura previsto da un trattato stipulato tra i governi di Thailandia e Stati Uniti per consentire ai soldati americani di ‘rilassarsi’ nei cosiddetti ‘Rest and recreation center’. Il turista sessuale, secondo il profilo tracciato da Ecpat, e’ un soggetto assolutamente ‘normale’ nel proprio paese che utilizza la vacanza esotica per dare sfogo alle proprie voglie proibite nel contesto sociale in cui vive. C’e’ il ‘pedofilo ossessionato’ dal bisogno di soddisfare pulsioni sessuali con
minori, c’e’ il ‘cliente abituale’ che mostra una preferenza per giovani di eta’ compresa tra i 13 e i 18 anni e c’e’, infine, il ‘cliente occasionale’, quello del ‘perche’ no?’. In aumento e’ anche la pedofilia femminile con vittime adolescenti. Il turista sessuale italiano medio vola ogni anno verso le
spiagge di Cuba, della Repubblica Dominicana, del Brasile. Altri preferiscono Cambogia, Colombia, Kenya e isole Mauritius per ottenere facili esperienze sessuali a buon prezzo. Le reti internazionali di pedofili sono molto numerose. Spesso, specie nel Sud Est Asiatico, si servono di orfanotrofi e
centri di accoglienza per bambini poveri per scegliere le vittime e, spesso, tutto cio’ accade con la complicita’ dei governi che sperano, grazie al turismo sessuale, di ridurre il deficit. Un ulteriore contributo e’ dato da alcune agenzie di viaggi che inseriscono nelle proprie guide indicazioni sulle
localita’ dove e’ piu’ facile usufruire della prostituzione minorile senza essere multati.

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