In Egitto a fine luglio sono arrivati circa 5 milioni e 400 mila turisti, più del 5% dello stesso periodo dell’anno precedente. Ad agosto le presenze sono state 6 milioni. Dal mondo arabo gli arrivi a luglio hanno rappreentato il 10% mentre gli arrivi dagli Usa hanno costituito il 20%, un buon risultato dopo il decremento registrato in seguito all’attentato dell’11 settembre di cinque anni fa. Quest’anno sono state occupate circa 16 mila stanze negli hotel su 175 mila di cui dispone l’Egitto, mentre ne sono in costruzione altre 29mila. I dati sono stati sciorinati durante la Mediterranean Travel Fair, l’evento più atteso dell’anno per la promozione del turismo nel Mediterraneo che racchiude i mercati chiave di Egitto, Giordania, Turchia, Grecia, Libano, Siria, Palestina e che si è svolta nei giorni scorsi al Cairo. Alla cerimonia inaugurale è intervenuto il 1° Ministro Ahmed Nazif, il quale ha sottolineato che il futuro programma in Egitto dipende dagli investimenti che i partners turistici intendono effettuare nel territorio. Il segreto ha aggiunto consiste negli scambi turistici tra i diversi Paesi. A tal proposito è stato annunciato anche un accordo con la Cina. Alla Mediterranean Travel Fair del Cairo ha partecipato anche una delegazione della Fijet, la Federazione Mondiale dei Giornalisti e Scrittori di Turismo, capeggiata dal presidente esecutivo Miguel Angel Garcia Brera.
