domenica, 5 Maggio 2024

Emergenza Etna: Fontanarossa aperto a singhiozzo, la palla passa all’Enac

L’Ente dovrebbe attivarsi per risolvere i disagi di passeggeri e compagnie

La situazione adesso rischia di scadere nel ridicolo. Per giorni un po tutti hanno giocato al tiro al bersaglio con le compagnie aeree, accusate da ogni parte d’avere interrotto un servizio pubblico con l’abbandono dello scalo catanese. E le accuse si basavano principalmente sul fatto che, mentre l’Enac definiva agibile l’aeroporto Fontanarossa, sette compagnie, con una decisione quasi di cartello, decidevano di lasciare Catania. Sono scesi in campo tutti, di ogni colore politico, e lo scalo è stato immediatamente aperto. Ma il ritorno alla normalità è durato appena mezza giornata. L’unità di crisi ieri ha chiuso nuovamente l’aeroporto nelle ore notturne e si riserva di decidere per il futuro di giorno in giorno. In attesa che venga prima commissionato e poi installato il radar che vede la cenere, a nostro avviso dovrebbe essere l’Enac l’ente preposto a risolvere i problemi di passeggeri e compagnie aeree. Si potrebbe, ad esempio, creare un tavolo con tutte le compagnie e fare “cartello” per garantire i voli, magari con una turnazione delle compagnie. Questo potrebbe bastare come soluzione d’emergenza per garantire i collegamenti a circa 3 milioni di siciliani e abbattere allo stesso tempo i costi dei vettori. Con accordi momentanei di code-share gli aeromobili viaggerebbero sempre pieni e le compagnie risparmierebbero, a giro, gran parte dei costi, dal personale alla benzina, dalla tassa d’atterraggio ai mancati ricavi per i posti vuoti. Soluzioni possibili, tra le tante. Basta decidere di intervenire.

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