venerdì, 17 Maggio 2024

Enac, ancora non c’è nulla sull’area di libero scambio 2010

Riggio, dobbiamo organizzarci per consentire a 400 Mln di persone di dialogare con Bruxelles

”Al di la’ delle produzioni cartacee c’e’ poco o nulla di concreto sull’Area di libero scambio del 2010”. L’ha detto il presidente dell’Enac, Vito Riggio, che ha aperto a Palermo la due giorni su ”Barcellona 2010” organizzata dall’Ente per l’aviazione civile. ”E’ arrivato il momento di organizzarci – ha aggiunto
Riggio – per consentire che 400 milioni di persone, da qui a cinque anni, possano intrattenere rapporti con l’Ue. Noi siamo solo un ente tecnico e non ci spettano scelte politiche, ma la Conferenza Stato-Regioni dovrebbe da subito occuparsi di mettere in cantiere le iniziative necessarie”.
L’accordo sull’Area di libero scambio, sottoscritto nel ’95 a Barcellona da 27 paesi, ”finora e’ rimasto un progetto sulla carta – ha spiegato Riggio -. C’e’ il rischio concreto che le regioni del Sud vengano superate dalle ‘rotte verticali’ che privilegiano i grandi hub europei come Francoforte, senza contare che Malta ha gia’ una grande base logistica”. ”C’e’ il rischio – afferma Riggio – di ‘tessere’ il Mediterraneo in verticale, ignorando le regioni meridionali. Anche le infrastrutture portuali sono carenti: i traffici con
Cina e Giappone ormai utilizzano il canale di Suez, superando l’Atlantico, mentre le comunicazioni con l’Oriente, per commercio e turismo, sono fondamentali per lo sviluppo dell’Area mediterranea”. Riggio ha poi parlato delle infrastrutture aeroportuali in Sicilia: ”se e’ vero – ha detto – che gli scali di Palermo e Catania potranno a breve ospitare tra i 15 e i 18 milioni di
passeggeri per anno, e’ anche vero che Catania non ha una pista adeguata per diventare aeroporto intercontinentale”.

News Correlate