sabato, 27 Aprile 2024

Enac, controlli marginali sugli aerei stranieri

Mancanza di risorse e tempi lunghi per la formazione le cause

A differenza della maggioranza dei 41 paesi che aderiscono all’ Ecac, l’attività ispettiva dell’Italia sugli aerei stranieri negli aeroporti nazionali è stata ”marginale” sia a ”causa della carenza di risorse ispettive” sia per la necessità di privilegiare i controlli sugli aerei nazionali. E’ quanto rivela l’Enac nel rapporto consegnato al Ministro
delle Infrastrutture sull’aggiornamento dello stato delle
Ispezioni previste dal programma Safa (Safety Assesment of
Foreign Aircraft) dopo l’incidente Flash Airlines. Nel documento l’ente che controlla l’aviazione civile, rileva
anche che l’addestramento degli ispettori addetti a questo tipo di controlli è stato ”di lunga gestione” ed è terminato solo nel 2003, tanto che il programma ispettivo è iniziato solo ”a partire dal primo gennaio 2004”. Fino ad oggi le ispezioni di rampa secondo la metodologia Safa
sono state effettuate solo raramente; nel 2002, riferisce
tuttavia l’Enac, ne è stata effettuata una proprio sulla Flash Air. Nel documento consegnato al Ministro delle Infrastrutture, l’Enac ricorda che, secondo le regole Icao, ”la responsabilità e la garanzia del rispetto degli standard di sicurezza è dello stato di registrazione dell’aeromobile” ma che esiste anche ”la possibilità da parte degli stati interessati dai collegamenti aerei di effettuare verifiche individuali presso gli scali nazionali interessati”.
Tali iniziative sono state regolate dall’Ecac, l’ente di
controllo europeo, che ha lanciato un programma di ispezioni di rampa denominato Safa. L’inziativa, ricorda l’Enac, è ”di
carattere volontario” ma è stata ”sviluppata dall’assoluta
maggioranza dei 41 stati membri dell’Ecac”, dando origine ad
una ”considerevole mole di dati di interventi ispettivi,
effettuati secondo procedure e protocolli comuni”. I rapporti delle ispezioni sono, infatti, inseriti in una banca
dati a disposizione di tutti gli stati membri dell’Ecac. Nel
corso del 2003, spiega l’Enac, sono state effettuate 3.300
ispezioni Safa.

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