sabato, 4 Maggio 2024

Enac da’ l’ok ad Alpi Eagles per l’uso di un aeromobile in Italia

Il velivolo aveva parti non certificate provenienti dal Sudamerica

Disco verde dell’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile, ad Alpi Eagles, per l’impiego nella propria flotta di un aeromobile sul territorio italiano. L’iter istruttorio e’ durato tre mesi e l’esito e’ stato annunciato in una nota dallo stesso Ente, che per la vicenda era stato accusato da parte del vettore di presunte lentezze burocratiche in alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa.
Queste, come spiega l’Enac in una nota, “in realta’ non riflettevano la concreta problematica tecnica che ha richiesto accertamenti approfonditi”. L’ente per l’aviazione civile sottolinea che “Si tratta di un aeromobile di provenienza sud americana, transitato in Francia, ed attualmente in possesso di certificazione europea rilasciata dalle autorita’ francesi. L’istruttoria si e’ resa necessaria dato che, all’esito di un’ispezione condotta a meta’ luglio dal proprio team tecnico per verificarne le condizioni prima del rilascio dell’autorizzazione all’utilizzo in territorio italiano, e’ stata riscontrata la presenza di parti aeronautiche di sospetta provenienza, installate senza la prevista certificazione di origine da parte del precedente proprietario brasiliano, prima della vendita ad Alpi Eagles”.
Di conseguenza, l’Enac, “Pur nel rispetto – prosegue il comunicato – del principio di riconoscimento reciproco degli aeromobili immatricolati nei Paesi aderenti all’ICAO, ed in particolar modo di quelli immatricolati in Paesi della Comunità Europea”, ha deciso di chiedere alla Francia di compiere alcune verifiche prima di concedere all’aereo di operare in Italia. In particolare, si trattava di controllare nuovamente la certificazione rilasciata e la provenienza delle parti non rintracciabili. L’autorita’ aeronautica francese, dopo aver sospeso la certificazione, ha effettuato gli accertamenti presso l’azienda di provenienza del velivolo e ha sostituito diverse parti. E’ scattata anche una sanzione, solo in seguito alla quale e’ stato emesso un nuovo certificato di approvazione.
L’ente italiano, dopo aver analizzato la documentazione francese, e nonostante la nuova certificazione, “ha condotto un’ulteriore istruttoria – conclude la nota – per una doverosa tutela dei passeggeri e della sicurezza del volo, a conclusione della quale ha rilasciato il benestare all’utilizzo del velivolo. Ci si aspetta che tutte le compagnie aeree verifichino scrupolosamente la provenienza dei propri aeromobili prima di chiederne l’autorizzazione ad inserirli nella propria flotta”.

News Correlate