lunedì, 6 Maggio 2024

Enit, 2002 superiore alle aspettative

Ottaviani, abbiamo accolto con soddisfazione l’aumento dei fondi disposto nella Finanziaria

Il 2002 si è appena chiuso con un bilancio che è andato ben al di là delle previsioni. Ma il 2003 appena cominciato, con la situazione internazionale che si fa sempre più calda, potrebbe comprometterre la ripresa effettuata dal settore negli ultimi sei mesi. Questa l’opinione del Presidente dell’ENIT Amedeo Ottaviani confortata dalle valutazioni dell’osservatorio internazionale dell’Ente che dispone di 26 “antenne” in Europa, Stati Uniti, Giappone, America Latina e in molti mercati emergenti (Cina, India, Corea, Russia, Brasile e Polonia).
“Il 2002 –osserva Ottaviani- dovrebbe chiudersi in Italia con ricavi valutari nell’ordine di 27,5 miliardi di euro grazie alla ripresa dei flussi esteri nell’estate. La preoccupazione maggiore per il 2003 riguarda le città d’arte che hanno accusato più di altre mete la flessione dei turisti statunitensi e giapponesi”.
Per rilanciare il turismo culturale il 17 e 18 gennaio si svolgerà a Roma “Art Cities Exchange”, la IX edizione della Borsa Internazionale delle città d’arte alla quale parteciperanno 217 T.O. e agenti di viaggi provenienti da 47 paesi e oltre 500 operatori turistici italiani.
“Con questa manifestazione avremo il polso del turismo estero nel prossimo anno, ma la massiccia adesione di operatori internazionali lascia prevedere che l’Italia sarà meta privilegiata dei turisti attratti dall’arte e dalla storia”.
Su questo segmento l’ENIT effettuerà un investimento prioritario.
“Il Consiglio di Amministrazione –ha detto Ottaviani- ha dovuto approvare un bilancio di previsione per il 2003 che prevede una spesa complessiva di 29.897.000 Euro inferiore a quella del 2002. Abbiamo accolto con parziale soddisfazione l’aumento da 24.171.000 euro a 26.174.000 euro del contributo dello Stato nella Finanziaria 2003 e anche il provvedimento con il quale si assegna all’Ente per i prossimi tre anni un fondo di 3 milioni di euro per potenziare gli uffici consolari preposti alla concessione dei visti”.
L’ENIT, ha ritenuto indispensabile il funzionamento della sua rete di uffici all’estero che sono uno strumento essenziale per le regioni e per le nostre imprese turistiche che operano oltre frontiera. “Il 2003 si apre, quindi, all’insegna di un impegno comune dell’ENIT con i principali attori del sistema turistico ma c’è da auspicare -conclude Ottaviani- che i venti di guerra cessino di soffiare e che si delinei una vigorosa ripresa che tonifichi il mercato mondiale dei viaggi che quest’anno ha subito i contraccolpi di una congiuntura negativa”.

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