Per affrontare la situazione di emergenza in atto nel campo del turismo internazionale in seguito al conflitto in Iraq, l’Enit, ha costituito una speciale unità di crisi. ”Ci siamo mossi tempestivamente – ha detto il presidente dell’Enit Amedeo Ottaviani – di fronte a uno scenario del turismo che può diventare una delle più difficili emergenze nel settore, anche più critica di quella emersa dopo gli attentati dell’11 settembre 2001”. L’unità di crisi, come prevede la decisione del Cda, ha lo scopo di monitorare tempestivamente, attraverso i 25 uffici dell’Enit in Europa, Stati Uniti, Giappone e in altre aree l’ orientamento dei programmi di viaggio dei tours operators e degli agenti di viaggi, delle prenotazioni verso le nostre regioni e le prospettive a breve e medio termine dell’ incoming, per fornire al governo, alle regioni e alle categorie produttive del settore precise indicazioni che possono consigliare strategie operative e azioni efficaci di marketing. L’unità di crisi comprenderà gli uffici operativi della sede centrale e gli uffici esteri dell’ente e prevede uno stretto coinvolgimento del comitato tecnico Enit-Regioni e del comitato consultivo dell’Enit. ”Riteniamo urgente – ha concluso Ottaviani – disporre di precisi elementi conoscitivi sulle reazioni che il mondo dei viaggi manifesterà nelle prossime settimane per valutare i rimedi da porre in essere, con le Regioni e le categorie, sia per evitare una crisi dei viaggi verso l’Italia sia un danno alla nostra immagine turistica”.
