domenica, 5 Maggio 2024

Enit, cresce l’appeal dell’Italian Style of life

Emerge dall’indagine condotta sul turismo culturale in Italia

E’ sempre piu’ forte il fascino dell”Italian style of life’, con un’attenzione maggiore alle tradizioni e al patrimonio enogastronomico del nostro Paese. Un’indagine sul turismo culturale, attuato dalle delegazioni dell’Enit, l’Ente del turismo italiano, ha appurato che l’interesse nei confronti del nostro patrimonio culturale e al nostro stile di vita e’ sempre piu’ forte non solo in Paesi con un ‘modus vivendi’ spesso diverso dal nostro (Usa, India, Giappone, Australia e Nuova Zelanda), ma anche in Paesi piu’ vicini geograficamente e culturalmente (Francia, Belgio e Svizzera). In altri Paesi, come Gran Bretagna e Germania, e’ forte il richiamo del viaggio in Italia come vero e proprio completamento personale e della propria educazione.
In mercati giovani come la Cina, il turismo culturale puo’ conoscere una grande espansione, accostando al classico circuito delle citta’ d’arte il turismo archeologico e museale. Il turista cinese ha generalmente un’eta’ compresa tra i 25 e i 45 anni e un grado di istruzione elevato. Il turista medio indiano puo’ essere definito piu’ come uno spettatore che un attore, che desidera essere tenuto impegnato e avere possibilita’ di divertimento. In India esiste pero’ anche il turista del ceto alto, molto esigente e sofisticato, che ama l’arte e si dedica piu’ alla visita dei centri minori che delle grandi citta’. Il turista britannico ha un buon livello culturale e una buona capacita’ di spesa, non si limita alla visita dei monumenti ma ricerca anche altri tipi di manifestazioni culturali che riguardano gli usi, i costumi e le tradizioni. Il turista francese ha un’eta’ matura, possiede elevati mezzi finanziari e disponibilita’ di tempo; quello giapponese ha generalmente piu’ di 50 anni, e’ spesso di sesso femminile con elevati mezzi economici ed e’ alla ricerca di una esperienza completa non solo dal punto di vista culturale ma anche per quello che riguarda l’enogastronomia, la moda e il vivere bene.
In termini percentuali, sul totale degli arrivi, quelli per il turismo culturale rappresentano l’80% dei turisti dagli Usa, Spagna e Portogallo, l’85% dei giapponesi, il 54% degli svizzeri e dei francesi, il 60% dei turisti dai Paesi
Bassi, il 40% dei belgi e lussemburghesi, il 60% degli scandinavi, il 70% degli indiani. In tutto il mondo l’Italia e’ percepita come una meta esclusiva per quanto riguarda il turismo culturale. In Paesi come Spagna e Austria la ‘marca Italia’ ha un ottimo posizionamento. In quasi tutti i mercati emerge che il
maggiore competitore e’ la Francia e si afferma anche la Spagna che, negli ultimi anni, si propone sul mercato non piu’ solo come meta balneare ma anche culturale. In aumento anche la concorrenza dei Paesi dell’Est e dei nuovi membri dell’Ue che, grazie al buon rapporto qualita’-prezzo e all’aumento dei collegamenti aerei garantiti dalle compagnie low cost, sono diventati molto appetibili. Da tutti i mercati, conclude l’indagine realizzata dall’Enit e pubblicata sulla rivista trimestrale dell’Ente, emerge che la competitivita’ della destinazione Italia risente della carenza del rapporto qualita’-prezzo, oltre che della scarsita’ di promozione della destinazione nel suo complesso e di quella delle singole regioni.

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