sabato, 4 Maggio 2024

Enit, il 2003 chiude in rosso con gli stranieri

Incassato il 2,6% in meno. La ripresa dovrebbe arrivare quest’anno

Il 2003 è stato un anno negativo in quanto ad arrivi di turisti stranieri in Italia, soprattutto nelle città d’arte, ma qualche speranza di ripresa sembra finalmente profilarsi per il 2004. L’anno scorso il nostro Paese ha risentito delle defezioni dei turisti americani, canadesi e giapponesi tanto che da gennaio a ottobre 2003 sono stati incassati dagli stranieri 24.786 milioni di euro, 671 in meno rispetto ai primi dieci mesi del 2002, con una flessione del 2,6% che si ripartisce in quasi tutto il periodo da aprile ad ottobre, ad eccezione del mese di agosto, che ha registrato un incremento dei ricavi valutari del 4,9%. L’industria turistica rimane però un punto fondamentale dell’economia della Penisola e i dati raccolti da una recente indagine dei delegati esteri dell’Enit, Ente nazionale italiano del turismo, lasciano ampio spazio ad una speranza di ripresa del settore per i prossimi mesi. Ecco alcuni dei dati raccolti dall’Enit sulle tendenze del mercato turistico mondiale: Argentina: date le difficoltà economiche il turismo è un bene riservato esclusivamente ai ceti alti. Un’importante fascia della popolazione, possedendo risparmi in dollari, sceglie la
spesa in viaggi. L’Europa, ma soprattutto l’Italia, restano le mete lontane preferite, precedute da Brasile, Cile e Uruguay, favoriti dalla vicinanza geografica. I quasi 2 mln di argentini che possono permettersi un viaggio in Italia sono fedeli alle vacanze a Cortina, Portofino, Costa Smeralda e Capri. Australia e Nuova Zelanda: L’Italia si colloca in cima ai sogni degli australiani come meta delle loro vacanze. Sia in Australia che in Nuova Zelanda si sta assistendo a una crescita di interesse per tutto ciò che è italiano. Tra le destinazioni preferite, oltre alle grandi città, figurano le Cinque Terre, i laghi della Lombardia e la Costiera Amalfitana. I punti di forza sono la varietà dell’offerta e un buon rapporto qualità-prezzo. Inoltre l’Italia è percepita come meta sicura. Canada: il mercato turistico canadese presenta enormi possibilità di crescita con risvolti più che positivi per l’Italia che rimane una delle destinazioni preferite. Molto lavoro va però ancora fatto dal nostro Paese per la promozione delle regioni meridionali, soprattutto nel fuori stagione e per gli itinerari alternativi, come piccole città d’arte, centri minori, turismo-benessere ecc.
Giappone: si configura come un mercato di estremo interesse
per l’Italia: il 14% della popolazione giapponese effettua
viaggi all’estero e l’11% sceglie l’Italia, al primo posto in
Europa davanti a Francia, Gran Bretagna, Svizzera, Austria,
Germania, Spagna e Olanda. I prezzi in Italia sono considerati buoni ma critiche dei giapponesi si appuntano su: insufficienza di guide e informazioni in lingua giapponese, basso rapporto qualità-prezzo, aumento dei prezzi, microcriminalità, problemi di trasferimento da e per gli aeroporti. India: negli ultimi 10 anni in India il settore dell’outgoing è passato da 2,5 a 5 milioni che nel corso del 2004 si prevede diventino 10, mentre quello domestico da 64 è passato a 170 milioni. Il turista indiano si divide in due principali categorie: quello con reddito alto attratto dall’Europa, e stimabile in 60 milioni di persone; il turista di classe media, circa 200 milioni, che sceglie le vacanze in base al prezzo e all’influenza dei mass media, soprattutto dell’industria cinematografica.
USA: negli Stati Uniti l’offerta italiana si presenta come
una delle più richieste arrivando a coinvolgere 200 operatori e 20 mila agenzie di viaggio. Nella lista delle mete preferite dagli americani, l’Italia si colloca al quarto posto, preceduta da Messico, Canada e Regno Unito. Seguono Francia, Spagna, Germania e Portorico. A venire in Italia sono prevalentemente i giovani di età tra i 25 e i 34 anni (26%), seguiti dalla fascia di età tra i 45-54 (24%) e da quella 35-44(16%). Numerosi sono anche gli over 65 (7%) che sono anche coloro che, una volta in Italia, spendono di più. Nel periodo gennaio-luglio 2003 la spesa dei turisti statunitensi in Italia per soli motivi di residenza è stata pari a 1.170 milioni di euro. Il periodo preferito per una vacanza in Italia è quello compreso tra maggio e giugno (13%), seguito da novembre e dicembre (12%).
Lituania: negli ultimi anni si è registrato un aumento del
4,2% delle partenze con circa 3.389.500 viaggiatori. Il flusso turistico verso l’estero è stimato intorno ai 151.000 viaggi e 997.000 pernottamenti. Nell’ultimo decennio le popolazioni scandinave e baltiche hanno rivolto più attenzione all’Italia.
Francia: in termini di arrivi dalla Francia l’Italia (11,3%)
è preceduta solo dalla Spagna (17,2%). Le spese registrate
dagli ospiti francesi nel periodo gennaio-giugno 2003 sono state pari a 1.630 mln di euro; le destinazioni italiane più
frequentate, Veneto, Toscana, Lombardia e Lazio.
Germania: gli eventi dell’11 settembre 2001, il calo dell’economia mondiale e l’introduzione dell’euro hanno condizionato i turisti tedeschi modificando le loro abitudini. I tedeschi si orientano sempre più verso le prenotazioni last minute e cominciano a manifestare le proprie preferenze per alcune nuove destinazioni del Mezzogiorno, come Puglia e Calabria. Spagna: le destinazioni europee rappresentano il 76% dei viaggi all’estero con l’Italia che si colloca al terzo posto (10%) tra i Paesi più visitati, preceduta da Spagna e Portogallo. Quello spagnolo è un turismo a carattere prevalentemente individuale. Regno Unito: l’Italia, con Spagna, Francia e Germania, si colloca ai primi posti tra le destinazioni scelte dai britannici. Negli primi 7 mesi del 2003 hanno speso per i loro soggiorni in Italia 1.292 mln di euro solo nelle strutture ricettive.

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