domenica, 28 Aprile 2024

Enit, le Regioni vogliono i privati nel Cda

Il Coordinamento degli assessori regionali chiede un incontro con Marzano

La trasformazione dell’Enit in un organismo a maggioranza regionale aperto ai soggetti privati e con una natura diversa da quella attuale. E’ quanto chiede il Coordinamento nazionale assessori regionali al turismo in una lettera inviata al ministro delle attività produttive Antonio Marzano. Nella missiva gli assessori regionali, riuniti per due giorni a Genova, sottolineano la necessità di un incontro urgente con lo stesso Ministro per discutere le varie tematiche che riguardano il futuro del settore, soprattutto in relazione alla riforma del titolo V della Costituzione che assegna alle Regioni la competenza esclusiva in materia turistica. Nel ribadire la volontà delle Regioni di esercitare pienamente le prerogative loro attribuite, il Coordinamento chiede in primo luogo ”di affrontare con il governo i futuri scenari dell’Enit, proponendo la trasformazione dell’Ente in un nuovo organismo, snello ed efficiente, che veda le Regioni assumere un ruolo preminente”. ”Al Ministro – ha poi spiegato il ligure Gianni Plinio, coordinatore nazionale – abbiamo presentato anche un documento nel quale si propone una bozza di quello che dovrebbe diventare il nuovo Enit, con una presenza maggioritaria delle Regioni e l’ingresso di soggetti privati. Tutti, però, siamo d’accordo sul fatto che la promozione del marchio Italia all’estero deve essere appannaggio di un solo organismo, sia esso chiamato Enit o altro”. Alla riunione di Genova ha partecipato anche il presidente dell’Ente Amedeo Ottaviani, il quale ha sottolineato il valore
dell’incontro con gli assessori al turismo italiani. ”Sia chiaro che – ha spiegato Ottaviani – tra le Regioni e l’Enit non esistono problemi. Il nostro ente, però, non può essere visto come un fatto negativo ed essere messo tra l’incudine ed il martello. Se le Regioni hanno qualche problema con il governo,
trattino con quello. Noi, d’altra parte, già da un anno e mezzo abbiamo chiesto la presenza nel nostro consiglio di amministrazione di due rappresentanti regionali, di nomina governativa. Se ciò non è avvenuto non è colpa nostra”. Oltre alla trasformazione dell’Enit, nella lettera al Ministro Marzano gli assessori chiedono anche di conoscere ”quali interventi il Governo intenda adottare per assicurare la necessaria promozione all’estero del turismo italiano” considerate le difficoltà di finanziamento evidenziate dall’Enit, ”i finanziamenti che lo Stato intende trasferire per il prossimo anno alle Regioni”, ”quali sono gli effettivi campi di intervento del cosiddetto ‘pacchetto a favore del turismo’ di iniziativa governativa”. Inoltre, in relazione al ddl governativo di ulteriore riforma del titolo V della Costituzione (il cosiddetto ddl La Loggia), ”nell’esprimere preoccupazione per l’introduzione di una pleonastica limitazione territoriale alle competenze regionali”, gli assessori italiani al turismo chiedono al Ministro ”un approfondito confronto in merito a tutti gli aspetti che investono il settore turistico”. Il Coordinamento degli assessori hanno infine accettato la proposta presentata dal ligure Gianni Plinio di organizzare per il prossimo anno a Genova, quando il capoluogo sarà capitale europea della cultura, un convegno nazionale sul turismo aperto agli operatori del settore.

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