sabato, 18 Maggio 2024

Enit, l’Ue apre le porte a 150 milioni di cinesi

Togni, però, appare preoccupato dalla mancanza di fondi per la promozione

”Da quello che sappiamo, entro l’anno il presidente Berlusconi, nel corso di una visita prevista in Cina, firmerà come presidente di turno dell’Unione Europea, l’atto di riconoscimento ufficiale da parte cinese dei Paesi Schengen come meta turistica”. Lo ha detto alla Fiera di Rimini il direttore generale dell’ Enit Piergiorgio Togni parlando con i giornalisti in occasione del primo TTG Forum. ”Questo significa – ha spiegato – che noi apriremo le porte sicuramente ai 150 milioni di cinesi che hanno i soldi per viaggiare e si pensa che, di questi, 70 milioni vogliono venire a fare un periodo di vacanza in Italia”. ”Si aprirà un mercato dalle potenzialità turistiche enormi – ha detto Togni -. I cinesi, certamente, non arriveranno automaticamente. Bisognerà quindi attrezzarsi per poter ospitare i turisti cinesi: soprattutto per quanto riguarda la ristorazione”. Il direttore generale ha aggiunto che l’Enit ha messo a punto progetti speciali promozionali ”per Germania, America e Giappone. Però pare che non ci siano i soldi. Attualmente per l’Enit sono state confermate, nella Finanziaria 2004, le stesse risorse 2003 (25 milioni di euro). Questo è molto preoccupante. Gli altri Paesi infatti (Francia, Germania, Spagna) stanno investendo decine e decine di milioni di euro in promozione turistica. Speriamo che questi progetti speciali, ora purtroppo non previsti dalla Finanziaria, possano essere realizzati con un aumento della nostra dotazione e con il contributo di altri ministeri e delle Regioni. Occorre capire che il turismo è un grande volano economico per il nostro Paese”.

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