Industria alberghiera europea all’avanguardia nell’uso di internet, ma ancora troppo poco sfruttato l’e-commerce e i vantaggi legati al sistema di prenotazione posti letto via web. A inquadrare il sodalizio tra il turismo europeo ed internet è l’Istituto europeo di statistica (Eurostat) in un rapporto in cui mette a confronto l’uso di internet delle imprese del settore alberghiero con quello delle imprese di tutti gli altri settori. Emerge,così, che l’89% delle strutture è on line mentre solo il 61% di tutte le altre attività ha un proprio sito internet. Inoltre, il 63% di alberghi, affittacamere e bed & breakfast offre un accesso diretto al proprio catalogo e ai prezzi mentre per le altre imprese ciò accade solo nel 28% dei casi. E l’apprezzamento degli utenti per questo tipo di offerta è piuttosto evidente, se si considera che il 47% di turisti virtuali ha dichiarato di aver usufruito di un simile servizio nei tre mesi precedenti al sondaggio Eurostat. Ma quando si parla di prenotazione on line dei posti letto, il servizio più amato dai turisti fai-da-te, il matrimonio tra turismo e tecnologia comincia a scricchiolare. Infatti, solo il 26% delle imprese alberghiere ha un collegamento diretto con il proprio sistema interno che gestisce gli ordini mentre le altre imprese sono attrezzate nel 34% dei casi a prendere le ordinazioni delle merci. Secondo la ricerca la causa sta tutta nell’arretratezza delle tecnologie usate: solo il 51% tra coloro che offrono stanze dispone di accesso alla banda larga, circostanza che “non consente lo scambio di dati in un periodo ragionevole di tempo” e dunque li taglia fuori dalla trattativa con il cliente.
