Federalberghi, a Capodanno neve Regina

Bissati i numeri record dello scorso anno

Il calendario scolastico e la neve fresca caduta prima di Natale hanno dato una spinta notevole alle vacanze di fine anno. Su tutto l’arco alpino – dalla Valle
d’Aosta al Trentino Aldo Adige fino al Friuli Venezia Giulia – gli operatori turistici non hanno avuto problemi a registrare il tutto esaurito a ridosso di Capodanno. Non e’ stato il boom per la semplice ragione – assicurano da Federalberghi – che si sono ripetuti i risultati gia’ eccellenti dell’anno scorso. Secondo l’associazione degli albergatori un aiuto e’ venuto anche dal calendario scolastico: in molte Regioni, infatti, le scuole riaprono lunedi’ 10 gennaio e questa circostanza ha favorito senz’altro la settimana bianca dal 2 al 9 gennaio. Ad un Natale tradizionalmente in famiglia (e con molte stanze vuote
negli alberghi) e’ seguito un Capodanno fatto di neve e di sole. In attesa di dati circostanziati, Federalberghi ha gia’ sentito il polso degli operatori nelle Regioni dell’arco alpino: tutti, dalle Valle d’Aosta alla Lombardia, dal Trentino Alto Adige al Friuli V. G., hanno potuto registrare affluenze record negli alberghi e negli impianti di risalita.
Meno esaltante – ma ancora senza dati definitivi – e’ stato il movimento turistico sul fronte delle citta’ d’arte. In questo segmento particolare del turismo si e’ fatta sentire – secondo Federalberghi – una certa stanchezza dei mercati ”ricchi” (americani e giapponesi). Per quanto riguarda il turismo
outcoming (in uscita dall’Italia) si tratta di una stagione particolare, segnata dalla tragedia che ha sconvolto il Sud Est asiatico. Da Federalberghi si calcola che sono almeno 20 mila gli italiani che hanno rinunciato alla vacanza che avevano prenotato in quell’area nel periodo successivo alla tragedia.

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