lunedì, 19 Agosto 2024

Federalberghi, Natale e Capodanno tutto esaurito

Un italiano su cinque in albergo, il 28%, però, resta a casa

Natale e Capodanno da tutto esaurito in Italia: un’indagine realizzata da Federalberghi-Confturismo stima che tra Natale e Capodanno si muoveranno complessivamente circa 9,5 milioni di italiani rispetto ai 7,6 milioni del 2002, con un incremento del 25%. Il giro d’affari determinato da questo movimento turistico assommerà a 4,4 miliardi di euro rispetto ai 3,4 miliardi del 2002, per un incremento del 30%. Dati positivi, dunque, che fanno dire al presidente della Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca, che ”il malato sembra lentamente guarire” ma che lo inducono anche a mettere in guardia dal ”non illuderci troppo: il turismo degli stranieri, infatti, continua a segnare il passo” e a risentirne sono, soprattutto, le città d’arte. D’altra parte, i numeri parlano chiaro: la bilancia valutaria
turistica si chiuderà con una flessione che si aggira tra il 10 e il 12%, pari a -2 miliardi di euro di minori incassi dovuti alle mancate spese degli stranieri. Il fatturato del turismo, nel 2003, sarà pari, quindi, a 70 miliardi di euro contro i 75 miliardi raggiunti nel 200 e nel 2001. L’indagine presentata oggi è stata effettuata dall’1 al 4 dicembre ascoltando, con il sistema delle interviste telefoniche, 1.524 persone maggiorenni, per un campione rappresentativo di oltre 47 milioni di individui. Per questa festività saranno 4,8 milioni, rispetto ai 4,2 milioni del 2002, pari ad un +15%, gli italiani maggiorenni che si muoveranno dalla propria città, dormendo almeno una notte fuori casa. C’e’ ancora un 7,6%, pari a 3,6 milioni di italiani maggiorenni, che si dichiara ancora indeciso. Di essi l’85% – rispetto all’83% del 2002 – resterà in Italia mentre il 15% – contro il 17% del 2002 – andrà all’estero. A Natale le regioni più gettonate saranno il Lazio (15% della quota di domanda), il Trentino Alto Adige (10%), la Lombardia (8,5%), il Piemonte (8%), la Toscana (7,7%) e il veneto (7,5%). La vacanza preferita sarà la montagna, che segnerà un vero e proprio boom con il 50% della quota di domanda natalizia; seguono una città diversa da quella di residenza per trascorrere con altri familiari la festa (20%), il mare (17%), le città d’arte maggiori o minori (7%). L’alloggio preferito sarà la casa di parenti o amici (45% rispetto al 42% del 2002), seguito dall’albergo (25% rispetto al 24,5% del 2002) e dalla casa di proprietà (10% rispetto al 16% del 2002). A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 5,2 notti fuori casa, rispetto alle 5,6 notti del 2002, per una spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) di 499 euro rispetto ai 488 del 2002, pari ad un guro d’affari di 2,5 miliardi di euro rispetto ai 2,1 miliardi del 2002. A Capodanno saranno 4,7 milioni, rispetto ai 3,35 del 2002, pari a un +40%, gli italiani maggiorenni che si muoveranno dalla propria città, dormendo almeno una notte fuori casa. C’e’ ancora un 11%, pari a 5,2 milioni di italiani maggiorenni, che di dice ancora indeciso. A questi 4,7 milioni si sommeranno circa 2 milioni di italiani che prolungheranno le proprie vacanze dal Natale, per un numero totale di 6,7 milioni di italiani maggiorenni in vacanza al 31 dicembre. Di essi, l’86,5%, rispetto all’85% del 2002, resterà in Italia mentre il 13,5% – contro il 15% del 2002 – andrà all’estero. A Capodanno le regioni piu’ gettonate saranno il Trentino Alto Adige (15% della quota di domanda), la Lombardia (13%), il Piemonte (8%), il Lazio (7%), la Sardegna (6,5%), la Campania e il Veneto (6%). La vacanza preferita sarà ancora la montagna (54% della quota di domanda), seguita dalle città d’arte (21%) e dal mare (11%). L’alloggio preferito sarà la casa di parenti o amici (38% rispetto al 29% del 2002), seguito dall’albergo che cala al 30% rispetto al 40% del 2002 e dalla casa di proprietà (9% come nel 2002). A Capodanno gli italiani in vacanza dormiranno in media 3,7 notti fuori casa (rispetto alle 3,4 notti del 2002) per una spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) di 399 euro rispetto ai 411 del 2002, pari ad un giro d’affari di 1,9 miliardi rispetto agli 1,4 miliardi del 2002.
I motivi principali per i quali il
resto della popolazione italiana maggiorenne dichiara che non
farà nemmeno un pernottamento fuori casa a Natale e/o Capodanno
sono legati essenzialmente a motivi familiari (30%) e alla
mancanza di soldi (28%). Il 5,5% sostiene che non farà vacanze
perché sono diventate più care e l’1% non si muoverà per
timore di attentati.
Per quanto riguarda le previsioni di turisti stranieri,
secondo la ricerca, è sempre più concreta una consistente
ripresa dei flussi Usa e giapponesi a partire dalla primavera
2004. Bernabò Bocca, che ha ribadito la necessità che venga
ricreato il ministero del Turismo, eliminato con referendum, si
è detto molto favorevole alla creazione dell’Agenzia del
turismo – allo studio del ministero delle Attività Produttive –
che dovrebbe inglobare l’Enit riformato e vedere come
protagonisti Stato, Regioni e mondo imprenditoriale. ”Il
messaggio che giriamo al governo e al mondo politico – ha
concluso Bocca – è per una attenzione adeguata nei confronti
dell’unico settore in grado di far segnare incrementi a due
cifre”. In primavera dovrebbe essere pronto il portale di
Federalberghi, con la lista di tutte le strutture da prenotare e
le informazioni utili sui luoghi da visitare.

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