lunedì, 20 Maggio 2024

Federturismo, assurdo reintrodurre la tassa di soggiorno

Jannotti Pecci, è un fantasma del passato che riemerge per far quadrare la finanza locale

Federturismo e le associazioni
aderenti sono contrarie all’ipotesi di reintrodurre in qualsiasi
forma la tassa di soggiorno ”un fantasma che riemerge dal
passato solo ed unicamente per far quadrare i conti della
finanza locale”. Lo stop e’ venuto da Costanzo Jannotti Pecci,
presidente di Federturismo/Confindustria, preoccupato per
l’ipotesi di reintrodurre il balzello cancellato alla fine degli
anni ottanta. ”Quella tassa e’ in netto ed evidente contrasto –
ha spiegato Jannotti Pecci – con l’esigenza di favorire lo
sviluppo delle attivita’ turistiche e perche’ sul sistema
turismo gia’ grava un fardello di 5 punti in piu’ di IVA
rispetto ai concorrenti europei, per non parlare dell’IRAP e del
cosiddetto cuneo fiscale”.
La tassa di soggiorno era stata cancellata alla fine degli
anni ottanta con la motivazione che era di difficile riscossione
e di ostacolo allo sviluppo delle attivita’ turistiche. ”E’ un
nuovo balzello – e’ la denuncia di Pecci – che verrebbe ad
aggravare la gia’ difficile situazione del turismo italiano
colpendo prima gli alberghi ed altre strutture ricettive e poi
le agenzie di viaggio, i tour operator e le organizzazioni di
congressi”.
Pecci ha ironizzato sull’ipotesi del ritorno a quel tipo di
tassazione osservanmdo che si tratterebbe ”di un modo singolare
per aiutare il sistema turistico italiano a superare le presenti
difficolta’; sarebbe bene comunque – ha concluso Jannotti Pecci
– che anche le organizzazioni rappresentative delle imprese
dell’industria turistica venissero consultate preventivamente
anche in materia di riforma fiscale, attivando il tavolo
previsto presso il ministero delle Attivita’ Produttive per le
politiche del turismo dove sono presenti oltre ai ministeri
competenti anche rappresentanze degli Enti locali”.

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