mercoledì, 26 Giugno 2024

Federturismo: Pecci, le risorse dell’Enit vanno decuplicate

Con un 2003 così difficile diventa indispensabile una seria politica turistica

Il 2003 si caratterizzerà per essere un anno non positivo dal punto di vista turistico, ”poiché quello che si è perso nei primi sei mesi dell’anno certo non si recupererà”. A trarre il bilancio è il neopresidente di Federturismo-Confindustria Costanzo Jannotti Pecci, eletto dall’assemblea dei soci con il 97% delle preferenze. ”Siamo soliti guardare al bicchiere mezzo pieno – ha detto Jannotti Pecci – ma quest’anno di acqua nel bicchiere ce n’è veramente poca. Anche alla luce di questi ultimi annunci di ipotetici attentati l’autunno, soprattutto per quanto riguarda l’incoming, non sembra presentarsi bene. Soprattutto mancano gli stranieri con forte capacità di spesa, manca il turismo ricco in grado di portare valore aggiunto alla nostra economia”. Il neopresidente di Federturismo ha aggiunto che ”di questo quadro assolutamente negativo nella Finanziaria bisognerà tenere conto. Attendiamo – ha chiarito – interventi rapidi rispetto ad una crisi della quale siamo preoccupati: ci vuol poco a far diventare una crisi temporanea, strutturale”. Federturismo chiede quindi innanzitutto interventi rispetto alla cassa integrazione, alla fiscalità e alle imposte locali, ”siamo sicuri – ha detto – che Confindustria ci supporterà adeguatamente”. Jannotti Pecci ha anche sottolineato la necessità di un riordino dell’Enit, l’Ente nazionale del turismo che oggi, ha detto, ”è autoreferenziale e dispone di fondi solo per pagare gli stipendi. Chiediamo che vengano decuplicate le risorse per l’Enit: non è pensabile che abbia a disposizione 25 milioni di euro quando paesi nemmeno lontanamente comparabili all’Italia
mettono a disposizione degli enti di promozione turistica nazionali dieci volte queste risorse. L’Enit deve essere uno strumento al servizio delle imprese e queste devono essere fortemente coinvolte nella sua gestione. Non può essere ciò che è oggi”. L’industria italiana del turismo, attualmente al quarto posto nella classifica mondiale subito dopo Usa, Spagna e Francia e prima della Cina, può occupare ancora una posizione di rilievo nello scenario internazionale perché il turismo europeo, secondo le stime dell’Organizzazione mondiale del turismo, crescerà di un 3% l’anno fino al 2020. Questa una delle considerazioni del neopresidente di Federturismo nel discorso all’assemblea dei soci che lo ha nominato. ”L’Italia – ha detto Jannotti Pecci – ha grandi potenzialità che richiedono però una politica del turismo con interventi urgenti di pubblico e privato. Il sistema turistico italiano ha bisogno anche di una promozione integrata che sappia fare massa critica utilizzando tutti gli strumenti a disposizione: dall’Enit all’Ice, alla rete della diplomazia economica”. A livello strategico Federturismo intende promuovere cinque
iniziative, ”tutte nella direzione della competitività”, che riguardano: la fiscalità, le dotazioni infrastrutturali, la sicurezza, il turismo congressuale oltre alla volontà di aprire un tavolo di confronto con Sviluppo Italia in materia di finanza agevolata. ”Per quanto riguarda la dotazione infrastrutturale – ha affermato il neopresidente – il Mezzogiorno è in una situazione di fermo quarantennale. Eppure il turismo meridionale può dare numeri quattro-cinque volte quelli attuali, è una grande occasione per l’Italia”. In tema di sicurezza, Jannotti Pecci ha ricordato che Napoli è candidata ad ospitare la Coppa America e che ”elemento centrale per il comitato organizzatore è proprio la sicurezza: l’area che sarà prescelta dovrà avere un livello di sicurezza elevatissimo”. Sul turismo congressuale, ha osservato che le norme recentemente varate hanno creato grandi problemi ad aziende e ad alcune località, ”per questo aspettiamo una serie di provvedimenti dal governo”.

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