venerdì, 16 Agosto 2024

Federturismo, servono soluzioni strutturali

Abete scrive a Berlusconi e propone la sua ricetta per evitare la crisi

La salvaguardia dei livelli occupazionali nell’industria del turismo in situazioni di crisi, come è l’attuale, va affrontata a livello governativo non più con occasionali approcci ”dall’esito dubbio od inesistente, come ha dimostrato l’immediato precedente delle Twin Towers”. La richiesta arriva da Federturismo-Confindustria, il cui presidente, Giancarlo Abete, ha scritto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per avanzare alcune proposte. Secondo Federturismo occorrono soluzioni strutturali, presenti stabilmente negli ordinamenti ed attivabili in caso di bisogno, per intervenire sul piano degli ammortizzatori sociali e del sostegno al reddito per i lavoratori del settore che ne è privo, salvo la nicchia dei tour operator ed agenzie di viaggi oltre i 50 dipendenti; previsione, peraltro, non confermata dalla Finanziaria 2003 e che Federturismo auspica venga subito ripristinata. In sede Confindustria – riferisce ancora Federturismo – la questione è stata esaminata anche sul piano tecnico-applicativo per prospettare interventi concreti che siano attuabili, coerenti e compatibili per il Paese. Due sono i possibili filoni di intervento: il riconoscimento, a fronte del rallentamento produttivo, a favorire il mantenimento degli organici contro il rischio di ridimensionamento occupazionale e dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori dell’industria turistica con contratto a tempo indeterminato messi in temporaneo regime di sospensione dell’attività lavorativa; la riduzione degli oneri sociali, a consuntivo e su basi certificate per situazioni e tempi e previo controlli intermedi, per le imprese che, in periodi di crisi del settore, non riducono la forza lavoro. Le proposte sono contenute in una nota che il presidente di Federturismo-Confindustria Giancarlo Abete ha indirizzato a Berlusconi ed ai ministri Marzano, Maroni e Tremonti, ai vertici di Assoturismo-Confesercenti e Confturisno-Confcommercio e di Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL. Nel documento si chiede una iniziativa governativa di consultazione delle parti
sociali per l’adozione di provvedimenti e si invita queste ultime ad esprimersi analogamente a discutere e contribuire alle ipotesi proposte per realizzare un ‘avviso comune’ sul tema.

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