Roma-Bari in treno in tre ore e Napoli-Bari in meno di due invece delle attuali quattro. Non è un sogno, ma il progetto di un treno ad alta velocità “leggera” destinato però a diventare realtà non prima di 12 anni. Un obiettivo oggettivamente lontano ma che è “di portata storica e di livello europeo”, assicurano governo, Fs e governatori di Campania e Puglia, che hanno sottoscritto a Montecitorio il protocollo d’intesa sul potenziamento della ferrovia Roma-Napoli-Bari: 146,6 chilometri di linea e 15 stazioni, per un costo di circa 5,3 miliardi di euro, compresi i cantieri già aperti. L’opera non figura tra le opere della Legge obiettivo ma è al top della lista di quelle considerate prioritarie dall’attuale esecutivo. Sarà completata non prima del 2018-2020 tuttavia “il miglioramento della linea ci sarà anno dopo anno, con vantaggi per il traffico viaggiatori e merci, i rilasci avverranno in corso d’ opera per fasi funzionali. Il progetto consentirà un aumento fino a 15 mila passeggeri e 6.000 tonnellate di merci trasportate al giorno. 54 i treni al giorno (oggi sono solo dieci) sulla Milano-Torino-Napoli-Bari, e 144 treno in più giornalieri (oggi solo 26) tra Napoli-Benevento-Caserta-Foggia.
