venerdì, 29 Marzo 2024

Ferrovie, maggiore attenzione al cliente nel nuovo Piano di crescita

Catania, dobbiamo trasformare l’azienda in impresa

Quattro mosse – attenzione ai servizi, crescita nella logistica, investimenti e
internazionalizzazione – per trasformare le Ferrovie dello Stato da ”una azienda ad una impresa” sempre più centrale nelle prospettive di svuluppo del Paese. A segnare i passi per la trasformazione della società è il suo presidente e amministratore delegato, Elio Catania intervenuto ad un incontro del Gei, il gruppo degli imprenditori italiani di successo a New York. Arrivando alle Ferrovie – ha osservato Catania – ”ho trovato un’ottima azienda ma non una impresa: quella che, invece, deve diventare. Si tratta di una trasformazione che richiede anni: l’importante è partire” e incamnminarsi su una strada precisa.
A tale riguardo, il numero uno della società italiana ha individuiato quattro punti – servizi, logistica, investimenti e internazionalizzazione – su cui il management ha iniziato a lavorare con ”una strategia a tenaglia”, in grado di dare risposte a problemi urgenti e di impostare anche le propspettive a lungo termine. Il primo tassello da mettere a posto – ha puntualizzato Catania – è quello ”dell’attenzione al cliente che, ancora, non è come dovrebbe essere. Esistono due situazione diverse. Quella degli Eurostar, abbastanza puntuali, veloci, puliti e – ha proseguito – il mondo dei pendolari: un disastro. C’è
malcontento tra i clienti, occorre maggiore pulizia e puntualità. Ci stiamo impegnando, tutti i dirigenti hanno l’obbligo di prendere il treno e verificare in prima persona lo scostamento tra le idee e la vita di 500 milioni di persone” che usano i mezzi delle Ferrovie. Accanto all’attenzione alla clientela, Catania ha poi toccato il punto della logistica, da incrementare, e considerata come uno snodo ”fondamentale” per far crescere la società e
renderla in grado di ”intercettare i flussi di merci in arrivo dal Medio Oriente” verso i porti del Paese. Ultimi due passi da compiere – ha concluso Catania – quello degli investimenti (abbiamo ”investito 7,5 miliardi di euro lo
scorso anno”) soprattutto nell’ottica dell’avvio dell’alta velocità e quello dell’internazionalizzazione. ”Vi sono già 16 società estere” attive nel settore merci italiano – ha puntualizzato – e si potrebbe pensare ad una presenza delle Ferrovie dello Stato su mercati internazionali.

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