Ferrovie, nel 2004 i conti tornano in rosso

Passivo per 125 Mln di euro soprattutto per i minori trasferimenti dallo Stato

Torna in rosso il bilancio di Ferrovie dello Stato. L’esercizio 2004 si e’ chiuso infatti con un passivo di 125 milioni di euro rispetto ai 31 milioni di
utile registrati nell’anno precedente. E’ quanto si legge nel bilancio consolidato di gruppo, approvato dal Cda presieduto da Elio Catania.
I ricavi operativi ammontano a 6,7 miliardi di euro, registrando un aumento del 4% degli introiti derivanti dal traffico, mentre sono in calo del 3% i trasferimenti dallo Stato. Gli investimenti registrano un incremento del 17,2% e salgono a quota 8,5 miliardi di euro; in crescita del 18,5% gli ammortamenti legati essenzialmente a investimenti sul materiale rotabile. Dimagrisce invece l’organico dell’ azienda ferroviaria di 1.479 unita’, per cui i dipendenti passano da 100.784 a 99.305. I maggiori ricavi rispetto al 2003 essenzialmente derivanti dai volumi di traffico – sottolineano le Fs – non hanno compensato i minori trasferimenti dello Stato, tra i quali il decreto tagliaspese, l’aumento del costo del lavoro e i maggiori ammortamenti, in un quadro tariffario immutato dal 2001.

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