Elio Catania lascia le Ferrovie dello Stato dopo due anni dal maggio del 2004 quando fu chiamato
dall’allora Governo Berlusconi alla guida delle Ferrovie. Il manager Ibm, il gruppo informatico in cui ha trascorso 35 anni della sua attività, sarà ricordato nella storia delle Ferrovie italiane per la mini-rivoluzione, quella dei treni low cost, che ha portato. Fu lui, infatti, a pochi mesi dal suo arrivo a volere i primi collegamenti a basso costo, con il fischio di partenza, nel dicembre 2004, del primo viaggio Roma-Milano a 9 euro. Ma nei 28 mesi passati alle Fs, Catania ha dovuto fare i conti anche con numerosi ‘intoppi’, soprattutto l’anno scorso che a causa di deragliamenti, disservizi, ritardi e l’emergenza pulci e zecche, rischia di essere ricordato come l’annus horribilis nella storia delle Fs. Catanese, 58 anni, Elio Catania, ingegnere elettrotecnico laureato all’Università di Roma, prima di approdare alle Fs vantava un lungo curriculum targato Ibm di cui è stato presidente e amministratore delegato. Consulente del premier nei primi anni durante il primo periodo del mandato di governo, Catania ha anche seduto nel consiglio di amministrazione di BNL. Nel maggio 2002 è entrato a far parte del Consiglio Direttivo di Confindustria e dal febbraio 2003 è stato alla vicepresidenza di Assolombarda. Da oggi al suo posto sederà l’economista Innocenzo Cipolletta, romano, 65 anni, laureato in Scienze Statistiche, presidente del Sole 24 Ore, di Ubs Corporate Finance Italia, e dell’Università di Trento. E’ stato direttore generale di Confindustria tra il 1999 ed il 2000. Accanto a lui Mauro Moretti, dal 2001 amministratore delegato di Rfi. Nato a Rimini il 29 ottobre del ’53 e laureatosi in Ingegneria all’Università di Bologna, Moretti ha trascorso gran parte della sua carriera all’interno del gruppo Ferrovie, dove è entrato non appena conseguita la laurea. Moretti ha inoltre ricoperto per anni incarichi sindacali e dal 1986 al 1990 è stato membro della segreteria della Filt-Cgil.
