domenica, 5 Maggio 2024

Fiavet, combattiamo il fenomeno del turismo sessuale

Tozzi, da anni siamo collaboriamo con l’Ecpat e dal ’98 normativa ad hoc

La notizia sugli arresti di una organizzazione specializzata nei viaggi in Brasile a sfondo sessuale, ”ci ha colto impreparati”. A sostenerlo e’ Antonio
Tozzi, presidente della Fiavet, la federazione delle agenzie di viaggi. In realta’ nessuna delle due agenzie di viaggi coinvolta risulta avesse rapporti con la Fiavet: ”La ‘Gamble tour’ – spiega Tozzi – ci risulta che fosse da cinque anni sul mercato e non fosse associata alla Fiavet cosi’ come la ‘Margil Viaggi’, aperta da poco piu’ di un anno e mai associata alla nostra federazione”. Tozzi ricorda inoltre che proprio un anno fa, nel giugno 2003, una indagine per conto di una commissione parlamentare di inchiesta brasiliana indicava gli italiani come i piu’ numerosi sia per clienti che e come interdiari nel turismo sessuale in Brasile. ”Da anni – spiega Tozzi – con l’Ecpat, organizzazione internazionale che lotta contro il turismo sessuale, abbiamo
stabilito una forte collaborazione, organizzato congressi e convegni e adottato, nel ’98, una normativa specifica che combatte le iniziative volte allo sfruttamento della prostituzione minorile, con pene dai 6 a 12 anni e multe
pesanti. Abbiamo lavorato per diffondere questi messaggi e abbiamo firmato un codice di condotta per meglio sensibilizzare gli agenti di viaggio su questo problema”. ”L’impegno della Federazione e dell’Ecpat Italia – prosegue Tozzi – hanno portato all’emanazione della legge n.269 del ’98 che ha sancito formalmente l’obbligo da parte degli operatori turistici che organizzano viaggi collettivi o individuali in Paesi esteri di inserire, per almeno tre anni,
nei programmi, nei cataloghi e nei materiali propagandistici la comunicazione ‘La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati inerenti alla prostituzione o alla pornografia minorile, anche se sono stati commessi all’
estero”’. A distanza di alcuni anni dall’approvazione di quella legge ”sarebbe opportuno ritornare sull’argomento – dice oggi Tozzi – considerato, peraltro, che non solo il fenomeno non e’ diminuito ma probabilmente e’ anche aumentato, favorito dai mezzi telematici. Infatti, l’utilizzo della rete e la promozione di viaggi scontatissimi verso le rotte piu’ a rischio fanno si’ che
la funzione di deterrente o di filtro che poteva avere l’agente di viaggio viene vanificata”. In una relazione di qualche tempo fa proprio sullo sfruttamento sessuale dei minori nel turismo, Tozzi riferiva di un giro di affari di oltre 5 miliardi di dollari l’anno, di un milione di bambini introdotto ogni anno nel mondo della prostituzione, o sfruttato per la pornografia e di 500 mila bambini e adolescenti dediti alla prostituzione solo in Brasile.

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