venerdì, 17 Maggio 2024

Fiavet e Assotravel contro il Codice di consumo

Le associazioni chiedono una revisione del decreto legge

Fiavet e Assotravel unite per chiedere la revisione del decreto legge 206 (entrato in vigore dal 28 ottobre 2005), che istituisce il nuovo Codice di consumo. Il decreto ha il merito di riunire in unico testo le numerose norme a tutela del consumatore, che fino a questo momento sono state sperse in diverse leggi. Ma pur contenendo norme ancora piu’ rigorose, il codice e’ di complessa applicazione e contiene spesso direttive contrastanti tra loro. Nel Codice, e’ stata inserita anche la legge 111/95, punto di riferimento per i rapporti tra fornitori e consumatori nel settore turistico. Tale legge e’ stata, quindi, formalmente abrogata, ma il nuovo Codice non sta ancora producendo effetti concreti nelle agenzie. Tra i punti contestati, c’e’ anche il fatto che adesso per ogni eventuale adeguamento tariffario, tour operato e agenzie di viaggio sono tenuti a fornire al consumatore una documentazione che comprovi l’origine dell’aumento di costo del pacchetto. Altri articoli del Codice, inoltre, garantiscono il diritto di ripensamento (entro 10 giorni) previsto per gli acquisti di beni di consumo anche a coloro che acquistano servizi turistici con transazioni “al di fuori delle mura del negozio”, cioe’ on line, al telefono, a domicilio o in fiera. Tale norma potrebbe difendere il consumatore, ma risulta difficilmente applicabile nel caso dei servizi e inoltre rischia di danneggiare anche molte agenzie tradizionali che si sono dotate di un sito B2B e di call center. Nello stesso Codice di consumo, inoltre, l’articolo 55 afferma che dal diritto di ripensamento sono esclusi gli acquisti dei servizi tipicamente turistici. “Una discrasia che va eliminata – ha affermato Alessio Costantini, avvocato e consulente Fiavet – anche se tutto lascia supporre che a prevalere sia l’articolo 55 della legge, il quale discende da una direttiva europea che e’ stata frutto di un’importante battaglia dell’Ectaa a Bruxelles. E ora riporteremo la questione in sede europea”.
Un’altra questione e’ quella relativa agli adeguamenti tariffari. “Ma anche per questo – ha aggiunto Costantini – di concerto con Astoi e con i TO Fiavet, stiamo pensando a un modulo unificato, che ad esempio per i carburanti potrebbe fare riferimento ai listini internazionali del petrolio. Magari da aggiungere al contratto base, gia’ modificato per recepire il Codice. In generale pero’ direi che le nuove norme portino maggiore chiarezza e trasparenza su temi molto delicati nel rapporto con il cliente”.

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